Eredità Agnelli, gli ex dipendenti: “Assunti da John ma abbiamo continuato a lavorare per Marella”

Verità e Affari ESTERI

John Elkann avrebbe avuto un ruolo attivo nella presunta frode sulla residenza fittizia all’estero di Marella Agnelli, intestando a sé i contratti di lavoro di quelli che erano a tutti gli effetti dipendenti di Marella, mentre i fratelli Ginevra e Lapo hanno avuto un “concorso morale rafforzativo verso la via già spianata dal fratello a loro vantaggio”, in relazione all’eredità della nonna Marella. (Verità e Affari)

La notizia riportata su altri giornali

La Procura vuole accertare se esistano altri capitali creati all’estero da Gianni Agnelli, poi trasferiti alla vedova e infine ai nipoti. Lunedì si svolgeranno gli “accertamenti irripetibili”, il gip ha respinto la richiesta di Elkann affinché tale adempimento si svolgesse in sua presenza (IlNapolista)

Come riporta l’edizione odierna de Il Giornale, circa un mese fa il secondo Tribunale del Riesame ha riconosciuto la fondatezza della costruzione accusatoria della Procura di Torino, che dipinge un quadro molto articolato di come gli Elkann, coadiuvati dal commercialista di famiglia, e attuale presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, e dal notaio svizzero Urs von Gruenigen, abbiano eluso volontariamente il Fisco italiano per quanto riguarda l’eredità lasciata dalla nonna, grazie alla residenza, che sarebbe quindi fittizia, in Svizzera di quest’ultima. (Calcio e Finanza)

Secondo il Riesame John si sarebbe intestato i contratti dei collaboratori della nonna per nasconderne la residenza in Italia anziché in Svizzera. (La Verità)

Elkann e i suoi fratelli, la frode è stata verosimile: parola del Tribunale del Riesame. Lo scrive anche il Fatto quotidiano in una cronaca molto puntuale della decisione dei giudici. Le parole dei giudici del Tribunale del Riesame di Torino sono nette e pesanti per i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann: “La frode è stata verosimile oggetto di dolo in capo a tutti i tre: si è visto come fossero in ottimi rapporti con la nonna Marella Caracciolo e come ne conoscessero abitudini e problematiche di salute che rendevano prevalente la sua permanenza in Italia. (IlNapolista)

Eredità Agnelli, i giudici del Riesame confermano le tesi della Procura che ipotizza una frode in merito alla reale residenza di Marella Caracciolo, vedova dell’Avvocato Gianni: «La frode è stata verosimile oggetto di dolo in capo a tutti i tre fratelli Elkann, i quali si è visto come fossero in ottimi rapporti con la nonna (Marella Caracciolo) e come ne conoscessero abitudini e problematiche di salute che rendevano prevalente la sua permanenza in Italia. (OGGI)

Dalle carte della Dicembre ai documenti presi nelle fiduciarie, «ogni foglio di ogni faldone, scatola, archivio, può contenere dati essenziali per ricostruire i redditi (o il patrimonio) degli indagati e di Marella Caracciolo, utile a verificare l’esposto». (La Repubblica)