Se la par condicio è come il controesodo di Ferragosto

L'Opinione delle Libertà INTERNO

La vicenda della par condicio “è come il controesodo a Ferragosto e il picco di influenza a gennaio: arriva regolarmente in primavera, in caso di elezioni”. Così Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia in Senato e membro della commissione di Vigilanza Rai. In un’intervista al Corriere della Sera, ricorda: “Una legge sulla par condicio c’è già. Noi non la amiamo molto: fu fatta contro Berlusconi (L'Opinione delle Libertà)

Ne parlano anche altri media

L'opposizione accusa il governo di «occupazione» della Rai e di «scempio della libertà di informazione e della stampa». Il tutto a causa di un emendamento alla delibera del regolamento sulla par condicio in cui si sottolinea la distinzione tra comunicazione istituzionale e di governo, politica e di partito. (ilGiornale.it)

«Ormai siamo a un passo dall'Eiar: il passaggio definitivo dal servizio pubblico a quello di Stato e di governo», ha detto il presidente della Fnsi Vittorio Di Trapani a proposito degli emendamenti sulla par condicio nelle trasmissioni Rai proposti dalla maggioranza in vista delle prossime elezioni (left)

Gli aspri confronti delle ultime settimane confermano ancora una volta quanto sia scivoloso il terreno dell’applicazione alla propaganda elettorale del principio della par condicio, che chiama in causa il delicato equilibrio tra la libertà di manifestazione del pensiero e il principio di uguaglianza. (Il Messaggero)

Chi spinge per modificare il regolamento in modo da dare più spazio al governo sono tutte le forza di maggioranza, tranne Forza Italia. Ore di tensione in Vigilanza Rai mentre ci si avvia all’approvazione delle regole per la Par condicio in vista delle prossime elezioni Europee. (Il Fatto Quotidiano)

Alla vigilia del voto di oggi in commissione di Vigilanza Rai sul nuovo regolamento televisivo dell’Autorità per le comunicazioni delle prossime elezioni europee, la situazione è questa. Le opposizioni invece, mettendo da parte le divisioni che si sono manifestate sulla scelta dei candidati delle Regionali, hanno ritrovato l’unità contro quello che definiscono un tentativo di censura della maggioranza. (Corriere Roma)

Gli emendamenti, voluti dal centrodestra, non sono stati firmati da Forza Italia, che chiede dei chiarimenti ai suoi partner di maggioranza. (Open)