Milano ricorda Milva, al Piccolo la scena è ancora una volta tutta sua

Martina Corgnati, figlia di Milva. Milva, prosegue la figlia, “è rimasta nel cuore della gente attraverso qualche nota.

Amata in Italia, ma anche in Germania e nel resto del mondo, Milva è a oggi l’artista italiana con il maggior numero (173) di album realizzati.

Era il 1982 e Maria Ilva Biolcati, in arte Milva, cantava così nel suo brano ‘Alexander Platz’.

Fuori dal teatro oggi, la scena è tutta per ‘la Rossa’

di Nicolò Rubeis. (Dire)

Ne parlano anche altre fonti

Quasi duecento album, migliaia di canzoni, recital, concerti spettacoli teatrali impegnati e commedie musicali leggere, trasmissioni televisive. Gli uomini che hanno attraversato la sua vita - amori, maestri, amici, collaboratori - sono tutti nomi fondanti nella storia sempre un po' pop del nostro Paese (Il Piccolo)

Le persone si sono messe in fila ben prima dell'apertura del Piccolo teatro Strehler di Milano dove è stata allestita la camera ardente e dove oggi dalle 9:30 alle 13:30 si può dare l'ultimo addio a Milva. (ilmattino.it)

"Noi abbiamo detto fin da subito che non era stato Pelosi - aggiunge Dacia Maraini - Non è possibile, lui si prese tutta la colpa Solo dopo l'arrivo della Polizia venne accertato che quel corpo martoriato apparteneva a Pier Paolo Pasolini, uno dei più importanti intellettuali italiani. (Yahoo Notizie)

«Con Strehler si realizzava una simbiosi, un complemento artistico assoluto, per cui nell'Opera da tre soldi l'abbiamo vista, tanti tanti anni fa, come una forza espressiva e di comunicazione di un personaggio degna di una grande attrice. (La Stampa)

“Era così versatile, non c’è una cosa che la rappresenta, ce ne sono tante. Lo ha detto alla camera ardente per la cantante, allestita al Piccolo Teatro Strehler di Milano, dove centinaia di persone sono passate per omaggiarla. (Il Messaggero)

È qui che Milano saluta la cantante che ha scritto pagine di storia dello spettacolo italiano. «Diceva sempre "Prima muoio, poi interrompo lo spettacolo", credo dica molto di lei» (Corriere Milano)