Israele, la guerra degli ostaggi. Il generale incaricato dal governo di liberarli: in missione 24 ore su 24

Secolo d'Italia ESTERI

Parallela a quella sul campo, a Gaza si combatte la guerra degli ostaggi. E gli Usa entrano sulla linea del fuoco dalla trincea: sono in atto «sforzi diplomatici per risolvere quanto prima e quanto meglio la questione spinosa dei rapiti», ha detto il Segretario di Stato Usa Antony Blinken nel corso di una conferenza stampa congiunta con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Tel Aviv. Blinken ha poi voluto ricordare il «coraggio dimostrato dagli israeliani» e in particolare ha citato la «madre che con il suo corpo ha protetto quello del figlio, dandogli la vita una seconda volta». (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altri media

A lui, genreale a riposo ed ex ufficiale delle forze speciali, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affidato il delicato incarico di coordinare gli sforzi per rapiti e dispersi, riconoscendo che si sta lavorando "nel mezzo di questa guerra difficile". (Sky Tg24 )

Si chiama Gal Hirsch, ed è l'ex paracadutista – e non solo – che ha appena avuto l'incarico dal primo ministro israeliano Netanyahu di coordinare gli sforzi per rapiti e dispersi: circa 130 persone. (Secolo d'Italia)

La cifra è stata diffusa dai vertici dell'organizzazione fondamentalista e non è stata finora confermata dalle autorità israeliane, ma a prescindere dal numero degli ostaggi il Governo di Tel Aviv si starebbe muovendo per recuperare quanti più cittadini possibili, tra i quali ci sarebbero anche diversi stranieri. (QuiFinanza)

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha nominato il generale di brigata in pensione Gal Hirsch «coordinatore per i prigionieri e i dispersi. Si tratta per ora di almeno 130 persone di cui si sono ufficialmente perse le tracce. (ilmessaggero.it)

Netanyahu l'ha spiegato ieri sera con un drammatico comunicato denunciando non solo l'eccezionale gravità di quello che Israele ha attraversato, ma disegnando un vasto scenario di guerra in cui l'organizzazione terrorista deve essere annullata, e «ricorderà quel che ha fatto per molti anni». (ilGiornale.it)

''Lavoriamo 24 ore al giorno - ha assicurato Hirsch - per i dispersi, per gli ostaggi e per le loro famiglie''." ''Il riconoscimento degli uccisi è un lavoro molto complesso, poiché molti feriti sono ancora ricoverati negli ospedali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)