La Rivoluzione dei garofani vista dal Ticino: «Per noi fu il giorno in cui d'improvviso tutto cambiò»

La Rivoluzione dei garofani vista dal Ticino: «Per noi fu il giorno in cui d'improvviso tutto cambiò»
Corriere del Ticino ESTERI

La mattina di 50 anni fa, Manuel, assieme al fratello, era uscito per andare a scuola. «Ma per strada fummo subito fermati, ci dissero di tornare indietro. Capii che stava succedendo qualcosa di grande, di importante, ma ero anche disorientato. Quando rientrammo a casa accendemmo la radio e ci mettemmo in ascolto. Fu in quel momento che sentii parlare per la prima volta di golpe, di colpo di Stato. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre fonti

Il Portogallo ha celebrato un momento storico significativo: il 50° anniversario della Rivoluzione dei Garofani. Questo evento non solo ha rovesciato il dittatore Marcelo Caetano, ma ha anche messo fine a un regime autoritario che aveva dominato il paese per quasi cinquant’anni. (Tempo Italia)

Per giunta non quello che sta per iniziare in Svezia ma quello iconico del 1974 che riportò la democrazia in Portogallo. Impensabile, solo 5 anni fa. (Eurofestival News)

Solo la penisola iberica restava al palo, isolata dal resto del continente da due governi autoritari di estrema destra sostenuti dagli Usa in chiave anticomunista. La Germania ne pagava ancora il prezzo attraverso il Muro di Berlino, mentre Francia e Italia avevano visto lo splendore del boom economico che già stava tramontando. (Il Fatto Quotidiano)

Tra la Francia e il Portogallo, un doppio viaggio nel tempo «on the road»

Celeste Caeiro è entrata nella storia, non solo portoghese, con il semplice gesto di donare un fiore a un soldato il 25 aprile 1974 in piazza Rossio, nel cuore di Lisbona. La signora dei garofani ha 91 anni e in questi giorni vive a Alcobaça, nella casa della figlia e della nipote. (Il Fatto Quotidiano)

Nel programma politico il primo punto era la fine delle guerre. "Ci vollero 8 mesi di lavoro. (Il Fatto Quotidiano)

168, euro 18), già uscito da Sellerio e diventato un film con la regia di Maurizio Sciarra, Pardo d’oro al Festival del cinema di Locarno nel 2001, è un doppio viaggio nel tempo, in quello della Storia ma anche della memoria dell’ultima rivolta contro la dittatura militare più longeva d’Europa. (il manifesto)