Al Zawahiri, una morte con dedica alla funzionaria della Cia Jennifer Matthews

Corriere della Sera ESTERI

Una dedica speciale per una funzionaria della Cia uccisa mentre dava la caccia al capo terrorista.

Qualcuno ha lasciato una copia dell’articolo che annuncia l’eliminazione di Ayman al Zawahiri sulla tomba di Jennifer Matthews.

Jennifer Matthews, sposata e madre di 3 figli, aveva ottenuto un incarico difficile in «territorio indiano» — alias zona ostile — nonostante avesse passato gran parte della sua carriera come analista

Jennifer Matthews, uccisa a Khost, in Afghanistan, a 45 anni. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Contribuì a fondare la Jihad islamica egiziana che nel 1981 assassinò il presidente Sadat e fu accusato di essere uno dei registi degli attacchi del 1998 alle ambasciate Usa in Kenya e Tanzania. Medico personale dello “sceicco del terrore”, ideò con lui gli attentati dell’11 settembre 2001. (Sky Tg24 )

La newsletter America-Cina ed è uno dei tre appuntamenti de «Il Punto» del Corriere della Sera. Kimbal Musk, 49 anni, due meno del fratello Elon Per rincarare la dose , Errol ha pure aggiunto: «Dopo aver visto le sue foto in costume, gli ho suggerito di fare qualcosa per dimagrire » (Corriere della Sera)

Prima di aprile, le ali della Cia potrebbero aver ascoltato conversazioni telefoniche riservate fra membri di al-Qaeda disattenti alla sicurezza e vicini al leader, carpendo informazioni preziose. Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa, ritiene che gli americani potrebbero essere stati imbeccati pure da Islamabad, in rotta di collisione con i taleban (Avvenire)

Non è stato così e Biden lo ha rivendicato davanti all’opinione pubblica mondiale, raccontando di un blitz pianificato da sei mesi. Tuttavia in quelle settimane tumultuose Biden aveva assicurato che il rientro delle truppe non avrebbe compromesso «la sicurezza degli Stati Uniti». (Corriere della Sera)

È accaduto con Osama, con il Califfo al-Baghdadi e ora con Ayman al-Zawahiri ucciso da un drone Usa a Kabul alle 6.18 di domenica. Il personaggio Al Zawahiri è stato un ideologo importante, per anni è stato un numero due di grande peso spingendo per la linea internazionalista del jihadismo. (Corriere della Sera)

Invece, stranamente, né attorno alla finestra, né sulle strutture pencolanti si intravede la benché minima traccia di sangue. Detto questo, l’eliminazione del leader del Terrore avrebbe dovuto essere accolta con esultanza dal mondo, invece ha suscitato qualche annoiato commento. (Piccole Note)