Elezioni: Alternativa, sciolto accordo con Italexit

La Sicilia INTERNO

Laddove c'era un consenso di fondo su una serie di importanti nomi da presentare come candidati, nella composizione in dettaglio delle liste presentata da Italexit abbiamo riscontrato la presenza - anche in ruoli di capolista - di candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista".

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"Il quadro di possibile accordo elettorale fra Alternativa e Italexit è sciolto.

È quanto si legge in una nota di Alternativa. (La Sicilia)

Ne parlano anche altri media

- ROMA, 05 AGO - "Il quadro di possibile accordo elettorale fra Alternativa e Italexit è sciolto. Laddove c'era un consenso di fondo su una serie di importanti nomi da presentare come candidati, nella composizione in dettaglio delle liste presentata da Italexit abbiamo riscontrato la presenza - anche in ruoli di capolista - di candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Abbiamo quindi posto come condizione irrinunciabile la rimozione di tali profili dalle liste elettorali, trovando però totale indisponibilità nell'altra parte. Avevamo concordato con Italexit una formula politica incentrata su pacifismo, diritti sociali, ripudio della logica neo-liberista, difesa delle libertà costituzionali, in ogni caso non ispirata ad alcuna 'ideologia' del passato. (La Pressa)

Nella squadra di Paragone anche l’avvocata Consuelo Locati, legale dell’associazione ‘Sereni e sempre uniti’, che rappresenta 500 familiari di vittime del Covid E ancora: "La raccolta firme ad agosto è una sfida impossibile, che comunque giocheremo. (Liberoquotidiano.it)

Un’intesa durata due giorni e subito rotta: non saranno insieme alle elezioni del 25 settembre chiedendo i voti di no vax e nemici delle banche. (Secolo d'Italia)

Vediamo se le forze dell’ordine sono ancora capaci di reggere il dissenso, visto che gli ultimi tempi li hanno passati a controllare green pass. Sotto le insegne di Gianluigi Paragone (ItalExit) e Pino Cabras (Alternativa) i partiti “no green pass” avevano unito le forze per provare a tornare in Parlamento. (Dire)