Morte all'asilo, gli psicologi assistono i bimbi sopravvissuti

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In queste ore sono assistiti dagli psicologi i bambini sopravvissuti all'Aquila alla tragedia dell'auto piombata nel giardino della scuola, che hanno visto morire il loro amichetto.

«Stiamo lavorando la sinergia con la dirigente della scuola Monia Lai e l'Ordine degli Psicologi per una serie di azioni tra i bambini del due scuole coinvolte a contenere il trauma che hanno subito a seguito dell'incidente». (ilmessaggero.it)

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“Sembrava un girone dantesco: quando siamo arrivati abbiamo trovato gente in lacrime in strada e il pianto dei bimbi che ci ha fatto fermare il cuore. Lei mi ha risposto che si è salvata, perché in quel momento stava dentro la casetta del giardino (Il Fatto Quotidiano)

Due bambine di 4 anni sono state portate in elisoccorso al policlinico Gemelli di Roma: una è in prognosi riservata, ha una frattura all’osso temporale e un ematoma sottodurale. In quel momento c’erano oltre una decina di bambini nel giardino dell’asilo, quando intorno alle 14.30 l’auto ha sfondato il reticolato. (Giornale di Sicilia)

Un gruppo di bambini che stava giocando nel giardino di un asilo è stato investito da un auto che ha sfondato la recinzione esterna ed è piombata sui piccoli. Alcuni bambini sono rimasti feriti, uno di loro è morto in ospedale. (Repubblica TV)

Quando siamo arrivati, abbiamo trovato gente in lacrime in strada e il pianto dei bimbi che ci ha fatto fermare il cuore. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, proclama il lutto cittadino: «Sono profondamente addolorato, non riesco neppure a immaginare il dolore che stanno provando i genitori dei bambini feriti (La Stampa)

B.R.Z, queste le iniziali, è di origini bulgare e fa parte di una famiglia che da anni vive e lavora all'Aquila dove è perfettamente integrata e stimata Benché si tratti di omicidio stradale, la Procura del capoluogo abruzzese non sembra intenzionata a chiederne l'arresto, previsto altrimenti nell'immediatezza del reato, viste le circostanze staordinarie in cui è maturato. (IL GIORNO)

Quell'episodio ha risvegliato un senso inedito di comunità che si stringe e prova ad affrontare insieme qualsiasi ostacolo. Ansia, smarrimento, dolore collettivo e preghiere che vanno a toccare quelle ferite del sisma che ogni aquilano porta ancora addosso anche dopo tredici anni dalla scossa del sei aprile 2009. (La Nuova Sardegna)