Su Putin il Cav si accoda a Salvini "Se inviamo armi siamo in guerra"

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

A cui segue un corollario da raffinata realpolitik: "Se dovessimo inviare armi, sarebbe meglio non farne tanta pubblicità".

di Ettore Maria Colombo. "Inviare armi all’Ucraina significa essere cobelligeranti e anche noi in guerra.

E qui arriva la stilettata a Nato e Gran Bretagna che "non sanno portare Putin al tavolo" (la colpa è la loro, cioè).

Forse Silvio Berlusconi "ha fatto il suo tempo", come dice l’ex ideologo di Forza Italia, Giuliano Urbani

Il terzo concetto è da ‘padre’ affettuoso degli italiani e dei loro bilanci familiari: le sanzioni "hanno fatto molto male all’economia sovietica (sic), ma hanno fatto molto male anche a noi". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre fonti

Il leader di FI a Napoli per la convention del partito. Embargo gas russo ipotesi sconvolgente". (LaPresse) “Io dico che inviare armi significa essere cobelligeranti, essere anche noi in guerra. (LaPresse)

Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenendo alla convention del partito a Napoli. «Non posso che condividere la preoccupazione di tanti per uno sviluppo incontrollato del conflitto. (ilmessaggero.it)

Questa nuova linea di Forza Italia sulla guerra in Ucraina, che chiede a Kiev di ascoltare le richieste di Putin e critica l'invio di armi agli aggrediti, non sembra essere particolarmente accettata dentro il partito Presidente Berlusconi, spero di non aver capito le sue parole o che sia stato frainteso". (Fanpage.it)

Comprendo la necessità di rassicurare i cittadini, ma non lo si fa rischiando di spaccare l’unità del Paese e dell’Occidente». di Paola Di Caro. (Corriere della Sera)

Il fatto stesso che si parli, con qualche leggerezza di troppo, del possibile uso di armi nucleari significa mettere in discussione quella soglia, ben chiara a tutti persino negli anni della guerra fredda, che escludeva l’uso dell’arma atomica in un conflitto locale”, ha detto Berlusconi spiegando che “non possiamo che condividere quindi gli appelli di chi – primo fra tutti Papa Francesco – invocano di fare ogni sforzo per giungere alla pace al piu’ presto. (LaPresse)