25 aprile: arrestato a Milano, 'non ero contro nessuno'

Il Messaggero Veneto INTERNO

"Cercavo di mettere fine a un litigio, a un certo punto uno mi ha picchiato, così ho reagito. Io non ero contro nessuno". Con queste parole si è difeso il 21enne egiziano arrestato ieri con l'accusa di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, dopo che avrebbe partecipato all'aggressione contro la Brigata Ebraica durante la manifestazione in piazza Duomo per il 25 aprile. (Il Messaggero Veneto)

La notizia riportata su altre testate

Una quindicina di nordafricani, violenti di seconda generazione, hanno picchiato i volontari che scortavano la “Brigata Ebraica”, in cui c’erano anche anziani e bambini: bastonate, calci e pugni, e nessun dem che abbia deplorato la barbarie. (Liberoquotidiano.it)

È andata disattesa l’esortazione del filosofo Massimo Cacciari a smetter di "chiedere abiure e pentimenti". Se da Pescara FdI accusa la sinistra di demonizzare "fascisti immaginari" comportandosi perciò da "veri fascisti". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

INTER TI AMO – Javier Zanetti dopo Inter-Torino ha parlato così ai tifosi presenti in Duomo, da Terrazza 21: «Siamo una grande famiglia, abbiamo vinto un campionato grazie a tutti voi che da sempre ci avete sostenuti! Vi voglio bene, sempre forza Inter sempre sempre sempre sempre! L’Inter si ama sempre. (Inter-News)

Bonan in collegamento con piazza Duomo nel giorno dei festeggiamenti per lo scudetto, ha parlato della stagione dei nerazzurri e del momento chiave, come la finale di Champions League persa contro il Manchester City e non solo. (Inter-News)

C’è una cosa che mi ha colpito degli scontri alla manifestazione di Milano del 25 aprile, con quel gruppo di ragazzi che hanno attaccato con une violenza inaudita i rappresentanti della Brigata Ebraica (Panorama)

E a Roma diventa un caso la contestazione al giornalista di La7 David Parenzo. Era tra quelli che hanno aggredito lo spezzone del corteo del 25 Aprile di Sinistra per Israele. Le immagini lo mostrano insieme a quei ragazzi, tutti di origine nordafricana, spuntati quasi dal nulla, che si sono fiondati contro i manifestanti che sorreggevano lo striscione «Due popoli, due Stati». (Corriere Milano)