Lisa, regina per sempre: la festa di Sappada per Vittozzi. 'C'erano aspettative, ad un certo punto ci credevo solo io'

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A 48 ore dalla conquista della Coppa del Mondo, la fuoriclasse azzurra è stata accolta dalla sua gente (compresi i concittadini Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer) nella meravigliosa località friulana. Le sue emozioni in una serata speciale. Regina per sempre, regina del biathlon mondiale, di un intero movimento e di una comunità che la adora. Sappada ha accolto la sua Lisa Vittozzi organizzando, con il solito calore della gente friulana, un evento per fare sentire alla neo vincitrice della sfera di cristallo assoluta, seconda italiana di sempre a riuscirci dopo Dorothea Wierer, quanto amore e orgoglio ci sia per quanto “combinato” a Canmore, al culmine di una stagione straordinaria già passata dalle medaglie e dal titolo mondiale a Nove Mesto (NEVEITALIA.IT)

Ne parlano anche altre testate

Norvegia e Italia festeggiano la stagione di Johannes Thingnes Bø e di Lisa Vittozzi, vincitori della Coppa del Mondo di biathlon al maschile e al femminile. Due trionfi dai sapori opposti visto che per il norvegese si tratta della 5ª sfera di cristallo, mentre per Lisa è la prima volta sul tetto del mondo. (FondoItalia.it)

«È un’emozione unica essere qui tra la mia gente e avere questa Coppa tra le mani. SAPPADA. (Il Messaggero Veneto)

Tre piccole parole, sette lettere in tutto sono l’arma segreta di Lisa Vittozzi, 29 anni, l’atleta azzurra di Sappada che ha conquistato la Coppa del Mondo di biathlon a Canmore in Canada, ultima prova dell’anno. (Corriere)

Un risultato straordinario per la sappadina che può finalmente riposarsi dopo le fatiche di una lunga stagione. (Sport Mediaset)

Un anno che, come si sapeva, è stato anche difficile, ma che ha visto la squadra italiana riuscire a restare compatta per poi togliersi tante soddisfazioni. (FondoItalia.it)

E guarda tutte dall’alto senza dimenticare com’era caduta nell’inferno esistenziale. La gioia liberata dopo aver trovato, pazientemente, l’uscita da un pericoloso labirinto. (La Gazzetta dello Sport)