Mostruosamente Villaggio, su Rai 3 il documentario sul grande comico

Venerdì 22 marzo, Rai 3 porta sugli schermi un viaggio imperdibile nella vita e nell'arte di uno dei più grandi comici italiani. Mostruosamente Villaggio, una produzione 3D Produzioni in collaborazione con Rai Documentari, è un viaggio alla scoperta di Paolo Villaggio, del suo talento poliedrico e della sua comicità dissacrante che ha segnato intere generazioni. Dallo scrittore al comico, passando per il conduttore televisivo, Villaggio ha attraversato il panorama dello spettacolo italiano regalando personaggi indimenticabili. (La Gazzetta dello Sport)

La notizia riportata su altri media

La famigerata nuvola dell’impiegato, il «Batti lei!», la pernacchia alla pesantezza del «cinema d’arte»… Paolo Villaggio è stato tra i giganti della comicità popolare del Novecento. Paolo Villaggio (1932-2017). (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Il documentario esplora i molteplici volti dell’artista: oltre che comico e attore, Villaggio era anche scrittore, autore (con collaborazioni importanti, come quella con Fabrizio De André) e conduttore televisivo. (Vanity Fair Italia)

Ci sono gran bei nomi che ne tracciano spezzoni di vita e pensiero cercandovi un senso, ve ne sono altri che invece brigavano con lui su cose assai pratiche – Neri Parenti, per dire, che racconta l’obbligatorietà di Fantozzi quasi come una cambiale, Villaggio faceva un Fantozzi, incassava molto e decideva che quindi poteva dedicarsi ad altro, faceva allora un altro film, incassava poco e toccava … (la Repubblica)

Stasera su Rai 3 Rai Documentari rende omaggio, con la partecipazione di Luca Bizzarri, alla brillante carriera e alla vita di Paolo Villaggio. (Movieplayer)

Sono passati 7 anni dalla scomparsa di Paolo Villaggio, figura di primo piano dello spettacolo italiano che in quasi 50 anni di carriera ha spaziato dalla recitazione alla scrittura, dalla conduzione televisiva alla sceneggiatura e la regia. (Tvblog)

Il film racconta di un delinquente, Tony Montana, che arriva negli Stati Uniti sulla scia dei profughi cubani in fuga dall’isola di Castro, spacciandosi come prigioniero politico, senza per altro riuscire ad ingannare la polizia statunitense. (Bifest)