Caso Torino, arrivano le scuse della squadra: "Episodio grave e inaccettabile. Verranno presi provvedimenti"
Il gemellaggio tra Fiorentina e Torino è uno dei più antichi, e un evento come quello della tragedia di Superga - di cui il 4 maggio ricorreva il 75esimo anniversario - lega inevitabilmente le due tifoserie. A tal proposito nei giorni scorsi è scoppiato un caso a seguito di un video pubblicato sui social dal portiere granata Gemello, in cui in sottofondo si sentivano alcuni membri della squadra irridere i tifosi che stavano rendendo maggio alle vittime dell'incidente aereo. (fiorentinanews.com)
Ne parlano anche altre fonti
Il Toro chiede scusa per il Video con insulti – E fa infuriare i tifosi ancora di più: “Manca la cosa più importante” Nel filmato, registrato a Superga, si sentono voci offensive verso i tifosi e la parola: “coglioni” e anche “Ciao ciao pezzi di me. (torinonews24.it)
Ecco la lettera aperta scritta dal Torino e pubblicata sui canali social del club dopo le polemiche degli ultimi giorni "Ciò che è successo sabato scorso ha lasciato in tutti noi un profondo dispiacere. (fcinter1908)
Il Toro chiede scusa, anche se sui social la rabbia non si placa. (Torino Cronaca)
Il video è stato pubblicato da Luca Gemello (il cui intento era positivo, ossia quello di celebrare la giornata e mostrare il gran tifo granata), per poi essere stato prontamente rimosso poco dopo. (Toro News)
“Vogliamo far sentire la nostra voce per chiedere umilmente scusa a tutti, consapevoli della gravità di quanto è accaduto. Era lecito aspettarsi delle scuse dopo gli insulti rivolti da qualche calciatore ai tifosi a Superga, non era però scontato che arrivassero. (Calciomercato.com)
Dopo l’ultimo grave episodio avvenuto la scorsa notte nel quartiere Colosseo, si è reso necessario un confronto in Procura tra i magistrati titolari delle indagini e le Forze dell’ordine: il procuratore capo facente funzione Alfredo Mattei e il sostituto procuratore Flavio Ricci, il capo della squadra mobile di Frosinone Flavio Genovesi e gli investigatori del commissariato di Cassino. (Frosinone News)