Vaiolo delle scimmie: al 15 giugno 2103 casi in 42 Paesi, la maggior parte in Europa

MeteoWeb SALUTE

“L’Oms valuta il rischio a livello globale come moderato considerando che questa e’ la prima volta che molti casi e cluster di vaiolo delle scimmie vengono segnalati contemporaneamente in molti Paesi in aree geografiche dell’Oms ampiamente disparate“, riporta il documento dell’Organizzazione mondiale della Sanita’, nel quale si spiega che la mortalita’ e’ rimasta bassa

“L’epidemia continua a colpire principalmente gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini che hanno riferito rapporti sessuali recenti con partner nuovi o multipli“, si legge. (MeteoWeb)

Ne parlano anche altri giornali

Convocato un comitato per il 23 giugno, mentre l'Ue acquista 110mila vaccini. (Unioneonline/v.l.) (L'Unione Sarda.it)

La maggior parte dei casi di vaiolo delle scimmie sono stati confermati proprio per via sessuale o anche per i servizi sanitari in strutture sanitarie primarie o secondarie. Proprio il primo caso di vaiolo delle scimmie è stato trasmesso da un roditore e l’epidemia continua a colpire soprattutto gli uomini che hanno rapporti sessuali recenti con nuovi partner o con più di uno. (Nanopress)

Per il 23 giugno è stato convocato il Comitato di Emergenza per valutare la portata del rischio che, per ora, a livello globale è ancora definito come “moderato”. Oltre i confini europei è il Canada il paese col maggior numero di contagi (159), seguito dagli Stati Uniti (72) (RaiNews)

Perché si chiama vaiolo delle scimmie. Questa malattia si diffonde principalmente tra scimmie e roditori nell’Africa centrale e occidentale. Nei più piccoli, il decorso della malattia può essere più grave, dunque è bene allertare subito le autorità competenti all’aggravarsi dei sintomi (LA NAZIONE)

Al 15 giugno l'Oms ha ricevuto 2'103 segnalazioni di persone contagiate dal vaiolo delle scimmie in 42 Stati del mondo. «L'Oms valuta il rischio a livello globale come moderato considerando che questa è la prima volta che molti casi e cluster di vaiolo delle scimmie vengono segnalati contemporaneamente in molti paesi in aree geografiche ampiamente disparate» (Ticinonline)

L'entità di questo focolaio rappresenta un rischio reale: più a lungo circola il virus, più si diffonderà e più forte diventerà la presenza della malattia nei Paesi non endemici". (Today.it)