M5S, Di Battista ai "ribelli": "Costruire una sana e robusta opposizione"

Sputnik Italia INTERNO

Nella nuova casa potrebbero confluire gli astenuti e gli assenti, tra cui Dessì e Ehm, ma anche qualche ex.

"Il comitato dei probiviri smentisce lo stand by delle espulsioni dei parlamentari" riferisce il collegio all'agenzia Adnkronos il comitato dei probiviri M5s.

Alessandro Di Battista si è rivolto ai ribelli del M5S per costruire una nuova opposizione al governo Draghi, dopo il voto contrario alla fiducia di 15 senatori e 16 deputati oltre a diversi astenuti e assenti in aula che potrebbero trovare casa in un un nuovo gruppo parlamentare. (Sputnik Italia)

La notizia riportata su altri media

Poco prima, infatti, sei deputati a 5 Stelle erano usciti allo scoperto, ufficializzando il no alla fiducia al nuovo esecutivo. E quindi potrebbe convergere in un nuovo partito, guidato idealmente proprio da Di Battista. (Liberoquotidiano.it)

Fonti del Movimento 5 stelle fanno trapelare parole di fuoco contro Alessandro Di Battista: “Farà come Renzi con Italia Viva quando ha fatto la scissione dal Pd”. Perché l’espulsione di quel pezzo di 5 stelle rimasto coerente con le idee di qualche anno fa è una ferita nella carne viva dell’intero Movimento (L'HuffPost)

Salvini aveva paura di andare al voto e prendersi la responsabilità di governare”, ha detto il fuoriuscito dal Movimento 5 stelle E credo che la maggioranza degli iscritti voterebbe no”, aggiunge. – “Meloni non farà vera opposizione: sarà un’oppsizione elettorale, non sostanziale. (LaPresse)

Lavoreremo insieme per costruire un'alternativa a un governo del 'tutti dentro' e dell'austerità. Con un post su Facebook il capo politico reggente Vito Crimi mette alla porta i 15 senatori che a palazzo Madama hanno votato contro la fiducia al governo Draghi. (Adnkronos)

Lo scrive su Instagram Alessandro Di Battista, ex deputato del Movimento 5 Stelle, dando appuntamento ai suoi fan per una diretta sulla piattaforma social a partire dalle 18. "Oppormi a questo governo e dunque prendere le distanze dal Movimento che ha deciso di sostenerlo è stata per me una decisione naturale. (Adnkronos)

E poi lì fuori ci sarebbe sempre lui, Alessandro Di Battista. Quello che non parla più a nome del Movimento, è vero, e che dopo il sì di Grillo e dei 5Stelle a Mario Draghi lo avrebbe proprio salutato, il M5S: “È finita una bellissima storia d’amore”. (Il Fatto Quotidiano)