Carri armati israeliani verso Gaza, sventato nuovo tentativo di infiltrazione. Verso la controffensiva: scatta il piano di evacuazione

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Liberata la stazione di Polizia di Sderot, occupata dai terroristi palestinesi dopo il raid di ieri. Continuano i combattimenti nel Sud di Israele, dove il Shin Bet e la polizia di frontiera stanno cercando di liberare gli ostaggi Sono le immagini di lunghe colonne di carri armati diretti verso il confine con Gaza le prime a circolare sui social nel secondo giorno di guerra in Israele. Il Comando del Fronte interno israeliano ha lanciato un allarme alle comunità vicine al confine meridionale perché si cerchi rifugio, rimanendo nei bunker in caso di sirene anti attacchi aerei. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Cosa è Hamas, cosa vuole ottenere il movimento e chi lo finanzia Inferno in Medio Oriente dopo che nella mattina di sabato 7 ottobre Hamas ha sferrato un massiccio attacco missilistico su Israele. Il leader di Hamas Haniyeh parla di “campagna eroica a difesa della moschea di Al-Aqsa”. (Virgilio Notizie)

Da ieri Israele è in guerra aperta con Hamas. Il «s… (La Stampa)

La barriera di protezione che isola la Striscia di Gaza doveva essere invalicabile, sorvegliata in modo certosino. Ma gli assalti dei commando palestinesi nelle città israeliane vicine hanno mostrato una semplicità inattesa nel superamento della rete. (ilmessaggero.it)

• Sabato mattina intorno alle 7 Hamas ha avviato contro Israele l’operazione «Diluvio al-Aqsa», con il lancio di 5 mila razzi e incursioni di guerriglieri a Sderot, nel sud di Israele • L’attacco è stato rivendicato dal capo di Hamas, Mohammad Deif: «È il giorno della grande rivoluzione, abbiamo deciso di porre fine a tutti i crimini dell’occupazione» (Corriere della Sera)

L'esercito ha affermato che "i terroristi si sono scatenati e hanno fatto irruzione nelle case, massacrando i civili". (Tiscali Notizie)

Per gli israeliani un momento di raccoglimento, per i palestinesi la stessa ricorrenza della Guerra dello Yom Kippur del 1973. L'ambizione era identica, in quello che è già stato definito l'11 settembre dello Stato ebraico, con 200 morti e 1.100 feriti. (ilGiornale.it)