Europee, il gran bazar

La Stampa INTERNO

Roma. Le liste sono sul tavolo. C’è tempo fino a questa sera per depositare nelle corti d’appello gli elenchi con i candidati alle elezioni europee: qualche aggiustamento e sorpresa è ancora possibile, ma il quadro di massima è definito. La sfida più serrata e mediatica sarà al Centro. Basta leggere i nomi dei capilista scelti dai partiti nella circoscrizione Italia centrale. La premier Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia, la segretaria Elly Schlein per il Pd, il vicepremier Antonio Tajani per Forza Italia, il generale Roberto Vannacci per la Lega, l’ex calciatrice Carolina Morace per il Movimento 5 stelle, il leader Carlo Calenda per Azione, l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino per Verdi e Sinistra. (La Stampa)

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La distinzione tra chi si è affidato al proprio leader e chi ha puntato su testimonial esterni è più apparente che reale. Le candidature eccellenti sono simbolo e vessillo, incarnano il programma, indicano l’identità. (il manifesto)

Due repubblicani (Mike Braun dell’Indiana e Mitt Romney dello Utah), quattro democratici (Ben Cardin del Maryland, Laphonza Butler della California, una democratica nominata al suo attuale seggio nel 2023, non è a sua volta in cerca di nomina nel 2024. (Il Giornale d'Italia)

E lo stesso dovrebbero fare anche la leader del Partito democratico Elly Schlein e gli altri leader di partito che hanno deciso di piazzare il loro nome in cima alle liste, per aumentarne la visibilità e, nelle loro speranze, i voti: da Antonio Tajani a Emma Bonino, passando per Matteo Renzi e Carlo Calenda (EuropaToday)