Il 34% dei pazienti Covid è in ospedale per altre patologie

Reportweb SALUTE

Dallo studio elaborato dalla Federazione è emerso, tra l’altro, che il 34% dei degenti non è in ospedale per sindromi respiratorie o polmonari e non ha sviluppato la malattia da Covid-19, ma richiede assistenza sanitaria per altre patologie, come ictus, infarti, gravidanze o traumi, e al momento del tampone pre-ricovero è risultato positivo al virus Sars-Cov-2.

Infatti, un terzo dei pazienti risulta affetto da patologie acute o croniche e spesso la positività al virus SARS-CoV-2 è un rilievo occasionale. (Reportweb)

La notizia riportata su altri giornali

È la più veloce accelerazione registrata in due mesi dal monitoraggio degli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere. Un dato in linea con l’aumento dell’incidenza registrato nelle ultime settimane e che pone un allarme sui posti letto riservati all’assistenza di pazienti positivi al Sars-Cov-2 (MarsicaWeb)

Un dato che era stato già evidenziato dal Direttore Generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti, e che viene confermato anche dalle caratteristiche anamnestiche dei pazienti positivi attualmente ricoverati. (AvellinoToday)

Lo studio è basato sull’analisi di 550 pazienti ricoverati nelle aree Covid dei 6 ospedali: un campione pari al 4% del totale dei ricoverati negli ospedali italiani. Un altro 8% è rappresentato da quei pazienti che devono sottoporsi a un intervento chirurgico urgente e indifferibile pur se positivi al Covid. (Puglia Reporter Notizie)

I pazienti erano giunti in sei nosocomi (oltre al Policlinico barese figurano anche gli Spedali civili di Brescia, l'Irccs ospedale Policlinico San Martino di Genova, l'Irccs Aou di Bologna, il Policlinico Tor Vergata di Roma e l'Ospedale "San Giuseppe Moscati" di Avellino) e la rilevazione è stata effettuata il 5 gennaio scorso. (TerlizziViva)

Un dato che era stato già evidenziato dal Direttore Generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti, e che viene confermato anche dalle caratteristiche anamnestiche dei pazienti positivi attualmente ricoverati. (https://www.irpiniatimes.it)

Ciò significa, in termini assistenziali, che la gestione dei pazienti positivi al Covid non può più essere limitata ad ambienti di Medicina Interna, ma va orientata, per una parte di essi, verso reparti specialistici (Irpinia Post)