Statale, dopo 100 anni la prima rettrice

ilGiornale.it INTERNO

L'università Statale di Milano ha, per la prima volta dopo 100 anni, una rettrice donna. Si chiama Marina Brambilla, ha 50 anni e dal 2018 è prorettrice per i servizi per la didattica e presiede il Centro Linguistico di Ateneo e l'Osservatorio per il diritto allo studio, che ha contribuito a creare. Non è stata eletta perché è donna ma perché è brava e il suo programma è piaciuto. Certo, il fatto che sia donna suscita una sorta di orgoglio di genere, soprattutto nel mondo accademico, dove le «magnifiche» sono in netta minoranza. (ilGiornale.it)

Su altre fonti

È una vittoria della comunità della Statale e anche per tutte le donne. Dopo 100 anni possiamo rappresentare anche i vertici del nostro ateneo e io vorrei che questo fosse un risultato anche per le colleghe, le ricercatrici le studentesse. (Luce)

La nuova rettrice subentrerà a Elio Franzini e guiderà la Statale per i prossimi 6 anni: entrerà infatti ufficialmente in carica il prossimo 1° ottobre e il suo mandato si concluderà il 30 settembre 2030. (Donna Moderna)

Di questo passo ci vorranno ottant’anni per arrivare ad avere un uguale numero di rettori e di rettrici nelle università italiane. Erano sette dieci anni fa, ora sono 13 le «magnifiche» d’Italia, e rappresentano il 15 per cento delle 85 università della Crui, la conferenza dei rettori, guidata tra l’altro da una donna Giovanna Iannantuoni, che è a capo della Bicocca. (Corriere della Sera)

Una donna di nuovo alla guida della Statale di Milano. Ci sono, però, voluti cento anni! Per i prossimi sei, sarà lei, Marina Marzia Brambilla, 50 anni, la rettrice dell' Università, dopo avere superato al ballottaggio l'altro candidato, Luca Solari. (R101)

A Milano tre atenei sono ora presieduti da donne, visto che al Politecnico c’è Donatella Sciuto dal novembre 2022 e alla Bicocca Giovanna Iannantuoni che da qualche mese è anche la presidente della Conferenza dei Rettori (Crui). (Corriere della Sera)

Penso alle studentesse, alle colleghe, alle ricercatrici, alle donne del personale che in questi anni hanno preparato la strada con impegno e passione, perché oggi anche la Statale sia in grado di riconoscere il contributo delle donne nell’organizzazione del nostro Ateneo”. (Adnkronos)