Papeete, sequestrato oltre mezzo milione per evasione fiscale

La Repubblica INTERNO

Papeete e Villapapeete di Milano Marittim sono entrambe riferite a Rossella Casanova, sorella di Massimo Casanova, 51 anni, imprenditore bolognese anima del Papeete Beach ed europarlamentare della Lega eletto nel 2019: a Bruxelles fa parte delle Commissioni Trasporti e turismo e della Commissione per la pesca.

L'accusa è perlopiù di avere utilizzato - come riportato dalla stampa locale - fatture relative a operazioni ritenute inesistenti per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Ci sono titolari di società di pulizie, ristorazione, trasporto, rappresentanti di commercio, agenti di viaggio e impresari edili tra gli evasori fiscali scoperti dalla Guardia di finanza di Cagliari che ha accertato un’evasione di quasi 4 milioni di euro e sette evasori totali. (SardiniaPost)

Sequestri a danno di 35 imprenditori con l’accusa, come riportano diversi organi di stampa, di fatture relative a operazioni ritenute inesistenti per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. (Ravennawebtv.it)

Tra i destinatari del sequestro (oltre alle società c'è anche il legale rappresentante per equivalente di somme) oltre a Papeete e Villapapeete di Milano Marittima, entrambe riferite a Rossella Casanova, ci sono poi lo stabilimento Bbk srl di Punta Marina Terme (170.792 euro) e la Pasticceria Palumbo srl in centro a Ravenna (72.599 euro) e, sempre a Ravenna, le attività della ex gf Mascia Ferri (61.777 euro) e del compagno Cristiano Ricciardella (63. (Il Mattino di Padova)

Nell’inchiesta il Papeete è coinvolto attraverso due sue società: la Papeete srl (a cui viene contestato un’evasione di 384.676 euro) e la Villa Papeete srl (147-142 euro). Il Papeete è il tradizionale buen retiro del suo leader, Matteo Salvini. (Corriere della Sera)

Al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza ravennate, c’è la società ravennate Mib Service nata nel 2010 con il dichiarato scopo di affiancare gli imprenditori del settore turismo, ristorazione e discoteche fornendo loro consulenze mirate ma in realtà trasformandosi, secondo gli inquirenti, in una sorta di cartiera evoluta attraverso un elaborato metodo di riassunzione dei dipendenti e, in alcuni casi, degli amministratori delle stesse aziende clienti (ai vertici Mib è stata contestata l’associazione). (Corriere della Sera)

L’accusa è perlopiù di avere utilizzato - come riportato dalla stampa locale - fatture relative a operazioni ritenute inesistenti per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Il provvedimento è a carico di 35 imprenditori per un totale di circa 2,3 milioni di euro. (Gazzetta del Sud)