Roma, termovalorizzatore a Santa Palomba. Gualtieri: "Così finirà la vergogna dei rifiuti di Roma in giro per l'Italia"

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Sorgerà a Santa Palomba il termovalorizzatore di Roma. E sarà pronto entro l’estate del 2026. Il sindaco Gualtieri ha annunciato l’approvazione definitiva del Piano Rifiuti dopo la Valutazione ambientale strategica, lanciando la manifestazione di interesse per la realizzazione dell’impianto. A COSTO ZERO Il termovalorizzatore non peserà sulle casse comunali: sarà interamente finanziato da chi vincerà la gara. (leggo.it)

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Condividi Il Sindaco: «Entrerà in funzione non oltre l’estate 2026, forse anche prima. Di sicuro, l’immondizia non condizionerà il Giubileo» (Civonline)

Tra gli oltre 200 relatori e relatrici che interverranno in 40 sessioni, saranno presenti anche il Principe Hassan Bin Talal su delega del Re di Giordania, Ramtane Lamamra, Ministro degli Affari Esteri dell’Algeria, Sameh Shoukry, Ministro degli Affari Esteri dell’Egitto, Fuad Hussein, Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri dell’Iraq, e Abdullah Bou Habib, Ministro degli Affari Esteri del Libano. (Periodico Daily)

Ma sarà comunque corsa contro il tempo: Roberto Gualtieri, nelle vesti di commissario ai rifiuti, sfrutterà tutti i poteri straordinari per dotare Roma di un impianto presente nelle altri Capitali d’Europa e dimezzare i tempi canonici per autorizzare e costruire una struttura di questa portata. (ilmessaggero.it)

Quest’ultimo sarà costruito in una zona industriale, composta da una decina di ettari, a Santa Palomba. Roma, sindaco Gualtieri: termovalorizzatore entro l’estate 2026 (Edilizia.com)

“E’ una questione cruciale per la stabilità e per la prosperità dell’Unione Europea e per la stabilità e la prosperità del nostro vicinato meridionale Il presidente della Repubblica torna su un tema chiave per l'Italia e l'Europa: "Serve gesione lungimirante. (LaPresse)

(LaPresse) – “La crescita dei Paesi posti sulle rive del Mediterraneo passa anche per una comune e lungimirante gestione dei flussi migratori che impoveriscono i Paesi di origine di energie utili allo sviluppo delle loro comunità”. (LaPresse)