“Io sono professore…”. Conte sbeffeggiato in Ue: cosa faceva al Consiglio

Nicola Porro INTERNO

Ricordate la scenetta-fuorionda con Angela Merkel del febbraio 2019? Giuseppe Conte che prende un caffè a Davos con l’allora cancelliera tedesca, quasi scusandosi per il suo governo. Un po’ quanto accade nei colloqui tra genitori e insegnanti, una figuraccia internazionale incredibile. Ma il leader del Movimento 5 Stelle ha “regalato” altri incredibili svarioni nel corso della sua permanenza a Palazzo Chigi (Nicola Porro)

La notizia riportata su altre testate

A lanciare quella che dovrebbe essere una bomba mediatica (e invece pare non interessare alla maggior parte degli organi di stampa nazionale) è l’ex presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. (Radio Radio)

In un colloquio con il Sole 24 Ore ha colpito ancora, mettendo nel mirino stavolta non il suo nemico storico, il compianto Silvio Berlusconi, bensì il leader del Movimento 5 Stelle ed ex premier italiano (in carica dal 2018 al 2021) con cui ha diviso la strada diplomatica negli ultimi mesi del suo mandato. (Liberoquotidiano.it)

Quasi da commedia. E spingere altri premier a cominciare gli interventi mettendo avanti, con una certa dose di ironia, altri mestieri: dall'idraulico al pompiere. (ilGiornale.it)

Il primo era il presidente della Commissione Ue, uno degli uomini più potenti in Europa per diversi lustri e protagonista, spesso e volentieri, di uscite politiche assai dure contro l'Italia. Se la ride, Jean-Claude Juncker, raccontando in un colloquio con il Sole 24 Ore le sue (frequenti) chiacchierate con Giorgio Napolitano. (Liberoquotidiano.it)

“In questi anni di dibattiti feroci, gli italiani hanno dimostrato finezza nello scegliere i loro presidenti che si sono sempre differenziati dalla maggioranza delle personalità politiche italiane per la loro serietà e per la loro capacità a riflettere oltre la loro persona”. (Il Primato Nazionale)

Le figuracce di Giuseppe Conte in Europa ma non solo. Nell’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, Jean-Claude Juncker s’è soffermato sul suo rapporto con la politica italiana e ha rivelato un aneddoto tutt’altro che rassicurante per le istituzioni nostrane. (Nicola Porro)