Civitella, Mazapegul è il re dei birrifici romagnoli

il Resto del Carlino ECONOMIA

Ai gestori sono andati ben 4 riconoscimenti: il premio Eccellenza per il birrificio e il premio ‘Imperdibile’ assegnato alle tre birre Millemosche, BaleBurdeli e Befana Befana.

I curatori della guida Luca Giaccone ed Eugenio Signoroni hanno selezionato ben 387 birrifici introducendo oltre la chiocciolina anche ’L’Eccellenza’, un nuovo riconoscimento per quelli che esprimono un’elevata qualità media su tutta la produzione". (il Resto del Carlino)

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Facendo, però, riferimento a cosa la birra italiana fosse prima di questa complicata fase possiamo dire che sta bene. Lo dimostrano i numeri che pochi mesi fa ci parlavano di una diffusa e costante crescita dei consumi, delle esportazioni, della diffusione del comparto”. (First&Food)

Infine la birra artigianale ha suscitato interesse in un pubblico mediamente giovane, grazie alla sua forza socializzante e alla propria natura “informale”. È questa la modalità fondamentale per sviluppare la conoscenza e la cultura delle birre artigianali? (Beverfood.com)

Formaggio, salumi e cioccolato sono partner perfetti per la moltitudine di sapori che si trovano nella birra artigianale americana. Cucinare a casa tutte le sere non è il massimo, così viene in soccorso questa pratica guida per abbinare birra artigianale americana a cibi freddi che farà venire l’acquolina in bocca. (Umbria e Cultura)

All’interno troviamo ciò che ci si aspetta da un dizionario della birra artigianale: un capitolo per ogni argomento, scritto in modo chiaro ed esaustivo, grazie anche alla traduzione di John Irving rivista da Eugenio Signoroni per l’edizione italiana. (Pinta Medicea)

Il gusto appare piuttosto complesso, con ricche note tostate, di miele, caramello, biscotto, che armonizzano a meraviglia con l’acidulo di erbe officinali e lo speziato soprattutto dello zenzero. Nella lunga persistenza retrolfattiva, malto, lievito e luppolo appaiono imprigionati in sensazioni agrodolci dall’accento piccante. (Pinta Medicea)

E la storia continua: «Siamo riusciti a creare un ambiente lavorativo dove ognuno trova lo spazio per esprimere il proprio potenziale - concludono sorridenti -. «L’obiettivo è promuovere un turismo lento, far conoscere la montagna dal punto di vista di chi la vive. (La Stampa)