Julian Assange contro l'estradizione negli Usa in appello a Londra: l'ultima speranza del padre di WikiLeaks

Virgilio Notizie ESTERI

Julian Assange, fondatore di Wikileaks, potrà ancora fare appello contro l’estradizione negli Stati Uniti. L’Alta Corte di Londra ha accolto l’istanza della difesa del giornalista australiano per un ulteriore appello contro la consegna alle autorità Usa. I giudici hanno fissato la nuova udienza per maggio. Gli Stati Uniti danno la caccia al fondatore di Wikileaks da oltre 15 anni per aver diffuso documenti riservati. (Virgilio Notizie)

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Il giornalista australiano dovrà dunque aspettare la prossima udienza, il 20 maggio, per conoscere il suo destino. La caccia al giornalista e caporedattore di WikiLeaks dura da più di 15 anni, reo di aver diffuso documenti pesantissimi sugli affari statunitensi. (Radio Radio)

L'ultima carta di una partita lunghissima che potrebbe consentire a Julian Assange di sfuggire all'estradizione negli Stati Uniti - che da quasi 15 anni danno la caccia al giornalista australiano e cofondatore di WikiLeak per aver diffuso documenti top secret del Pentagono e del Dipartimento di Stato contenenti rivelazioni imbarazzanti - la gioca l'Alta Corte di Londra consentendo ad Assange di presentare un nuovo ricorso contro l'estradizione. (ilGiornale.it)

L’Alta Corte di Londra ha concesso ieri a Julian Assange la possibilità di presentare un ulteriore appello alla giustizia britannica contro la sua estradizione negli Stati Uniti. Ma solo in apparenza. In realtà, i giudici rimandano la loro decisione definitiva al 20 maggio, cioè: Dopo aver studiato le garanzie per i diritti umani di Assange, che gli USA dovranno presentare entro il 16 aprile; (L'INDIPENDENTE)

I due giudici dell’Alta corte britannica pronunceranno il verdetto, nel quale si chiarirà se sarà riaperto il processo oppure se sarà negato ogni ulteriore ricorso che quindi aprirà la strada all’estradizione negli Stati Uniti (Corriere TV)

L’ex segretario del Labour, Jeremy Corbyn, il politico inglese che non ha mai fatto mancare il suo appoggio ad Assange e alla sua denuncia dei crimini di guerra degli Usa, ieri ha commentato così la decisione dell’Alta Corte. (Il Fatto Quotidiano)

Roma, 21 feb. (il Dolomiti)