Vaccini: Clementi, per chi ha fatto J&J serve seconda dose m-Rna in fretta

LaPresse ECONOMIA

Lo dice a LaPresse Massimo Clementi, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’Ospedale San Raffaele, di Milano.

(LaPresse) – La decisione di rendere monodose il vaccino Johnson&Johnson “è stata frutto di una valutazione forse non troppo approfondita”.

“Si riteneva che una dose di J&J fosse in qualche modo sovrapponibile a due dosi del vaccino AstraZeneca in realtà si è visto che la protezione tendere a decrescere piuttosto velocemente. (LaPresse)

La notizia riportata su altri giornali

In settimana si attende il pronunciamento dell'Ema, e intanto il ministero della Salute prepara una circolare con la quale si apre alla possibilità di richiamo con vaccinazione eterologa. Da qui la decisione della Fda di autorizzare il richiamo ad "almeno" due mesi dalla prima dose (Quotidiano Sanità)

Terza dose, presto prenotazione per i 60enni. E proprio sulle dosi 'booster' in generale la Lombardia si prepara ad aumentare il ritmo, allargando il calendario di disponibilità negli hub. Per loro la regola sarà almeno sei mesi dalla seconda dose (MilanoToday.it)

Come riferito dal report del portale della Regione dedicato alla campagna vaccinale, si tratta dell1,95% delle dosi somministrate a livello lombardo. La questione interessa direttamente 293.916 cittadini, che hanno ricevuto il vaccino monodose. (IL GIORNO)