Undici vite salvate con altrettanti trapianti in 48 ore, nuovo record all’Ismett di Palermo

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Un evento che ha mobilitato più di 80 persone fra medici, infermieri e personale sanitario per 48 ore consecutive.

Per ISMETT rappresenta sicuramente un record e probabilmente è un record per tutto il territorio nazionale.

In dettaglio, sono stati eseguiti tre trapianti di fegato, cinque trapianti di rene, un trapianto di polmone ed un trapianto di cuore.

Ad oggi, in campo pediatrico, ISMETT è il centro più attivo per quanto attiene il trapianto di fegato da donatore vivente. (BlogSicilia.it)

La notizia riportata su altri giornali

A questi vanno sommati anche i medici delle rianimazioni coinvolte e il personale del Centro Regionale Trapianti che ha coordinato tutta la macchina organizzativa. In dettaglio, sono stati eseguiti tre trapianti di fegato, cinque trapianti di rene, un trapianto di polmone ed un trapianto di cuore. (PalermoToday)

A questi vanno sommati anche i medici delle rianimazioni coinvolte e il personale del Centro regionale trapianti che ha coordinato tutta la macchina organizzativa. Un evento che ha mobilitato oltre 80 persone fra medici, infermieri e personale sanitario per 48 ore consecutive. (Diretta Sicilia )

In particolare, 3 di fegato da donatori siciliani, 5 di reni grazie alla donazione di un siciliano e 4 toscani, 1 trapianto di polmone da un donatore di Agrigento ed 1 di cuore da donatore di Catania. Padre e bimbo, provenienti da Cosenza, ora stanno bene, al momento in terapia intensiva in condizioni definite buone dai medici. (Giornale di Sicilia)

A questi si aggiunge un trapianto di fegato da vivente su un neonato, il fegato è stato donato dal papà. In particolare, 3 di fegato da donatori siciliani, 5 di reni grazie alla donazione di un siciliano e 4 toscani, 1 trapianto di polmone da un donatore di Agrigento ed 1 di cuore da donatore di Catania. (AMnotizie.it)

Record di trapianti all'Ismett di Palermo, dove in appena 48 sono stati eseguiti 11 interventi, dieci da donatore cadavere ed uno da vivente. Padre e bimbo, provenienti da Cosenza, ora stanno bene, al momento in terapia intensiva in condizioni definite buone dai medici. (La Repubblica)