Juan Jesus ora è furioso con Acerbi: «Mi ha detto "vai via nero, sei solo un ne**o"». L'interista aveva negato tutto

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Il difensore dell'Inter e della Nazionale Francesco Acerbi è nell'occhio del ciclone da ieri sera per via di una presunta frase razzista pronunciata a Juan Jesus, giocatore del Napoli e autore del gol con cui i partenopei hanno strappato il pareggio a San Siro contro i nerazzurri. Oggi Acerbi, convocato dagli Azzurri, ha dovuto lasciare il ritiro (sostituito dal romanista Gianluca Mancini) proprio per via del caso scoppiato nel post partita: ma l'ex Lazio si difende e nega le accuse. (leggo.it)

Su altri giornali

Queste le parole usate da Francesco Acerbi dinanzi ai media che gli hanno chiesto di esporre la propria versione dei fatti in merito all'episodio verificatosi ieri sera durante Inter-Napoli e che ha visto Juan Jesus come presunta vittima. (CalcioNapoli1926.it)

Tiene banco in casa Inter il caso Acerbi e dei presunti epiteti razzisti rivolti a Juan Jesus. Alessandro Bonan, dagli studi di Sky Sport, commenta così la vicenda (Inter-News)

Acerbi, fa sapere la Figc , nel ritiro di Roma ha chiarito al Ct, Luciano Spalletti , e ai compagni di non aver avuto alcun intento discriminatorio, ma si è scelto comunque di non farlo restare " per la necessaria serenità della nazionale e dello stesso giocatore ". (Tuttosport)

Il caso Acerbi-Juan Jesus ha bisogno di ulteriori informazioni per essere chiarito. Fissata la data in cui saranno ascoltati i due giocatori. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Il club rossonero prende ufficialmente posizione con un commento su Instagram sotto il post di Juan Jesus, che ha spiegato la sua versione dei fatti. Continua a far discutere l’episodio di presunto razzismo che ha visto come protagonisti Juan Jesus e Francesco Acerbi nel corso della sfida di San Siro tra l’Inter e il Napoli, gara valida per la 29ª giornata di Serie A. (Goal Italia)

Serenità e normalità non sempre bastano, in certi casi vanno incendiate dal coraggio. La prima è la compostezza con cui ha sempre reagito prima a Milano e poi a Roma a certa ostilità ambientale, non certo per il colore della pelle, ma per i ripetuti deficit di attenzione, incomprensibili per un difensore del suo talento. (La Gazzetta dello Sport)