Crisi dei semiconduttori più grave del Covid

Virgilio Motori ECONOMIA

Il lockdown e le numerose chiusure hanno portato delle conseguenze negative a tutto il settore, con perdite enormi.

La grande crisi di cui parliamo oggi però è legata ai semiconduttori, sembra non fermarsi e provocare effetti ancora più pesanti rispetti a quelli del Covid (nel comparto auto, ovviamente).

Ferdinando Uliano, segretario nazionale in FIM-CISL, ha commentato: “L’uragano dei semiconduttori sta causando degli stop alla produzione che pesano più del lockdown del 2020. (Virgilio Motori)

Se ne è parlato anche su altre testate

La crisi dei chip che sta travolgendo l'industria automobilistica globale, non risparmia il nostro paese: la produzione di autoveicoli ad agosto è calata del 37,4% in Italia incidendo sull'andamento della produzione globale che è rimasta invariata su base annua (e in calo dello 0,2% rispetto a luglio). (Rai News)

“Milioni di vite saranno alla fine salvate grazie allo sforzo globale di vaccinazione in cui il Regno Unito ha svolto un ruolo di primo piano”, hanno affermato i comitati Queste decisioni hanno portato al successo del programma di inoculazione della Gran Bretagna, che vede quasi l’80% delle persone dai 12 anni in su completamente vaccinate. (LaPresse)

La crisi dei semiconduttori, che gli anglosassoni hanno chiamato chip crunch, ha letteralmente messo in ginocchio il mercato, soprattutto automobilistico, ma non solo. La crisi dei semiconduttori ha spinto molte case a produrre da sole alcuni componenti elettronici: in foto lo stabilimento Mercedes. (VehicleCuE)

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Sono le conclusioni di un rapporto parlamentare. Il governo britannico ha aspettato troppo a lungo per imporre un blocco nei primi giorni della pandemia di Covid-19, perdendo la possibilità di contenere la malattia e portando a migliaia di morti inutili. (LaPresse)