Forza Italia, è morto Alfredo Biondi

Adnkronos INTERNO

Tornò a Montecitorio nel 1979, riconfermato ininterrottamente dall'ottava alla quattordicesima legislatura, a partire dal 1994 con Forza Italia, movimento nel quale era approdato nella transizione dalla prima alla seconda Repubblica.

Fotogramma /Ipa. E' morto Alfredo Biondi, storico leader del Partito liberale e poi tra gli esponenti di punta di Forza Italia.

Quindi, con la fine dei partiti del pentapartito, fondò con Raffaele Costa l'Unione di centro, prima dell'approdo a Forza Italia, di cui divenne presidente del Consiglio nazionale nel 2004.

Nato a Pisa, Biondi era entrato per la prima volta in Parlamento nella quinta legislatura, eletto alla Camera nel 1968 nelle file del Partito liberale. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri giornali

Segretario del partito liberale dal 1986 fino allo scioglimento nel 1994 , per poi aderire a Forza Italia e al Pdl. L’annuncio della scomparsa del decano dei liberali italiani, e più volte ministro, è stata data da fonti di Forza Italia. (Riviera24)

Vicepresidente della Camera, era stato ministro della Giustizia del primo governo Berlusconi. Il guardasigilli distribuì a tutti i presenti il testo e Berlusconi, secondo le ricostruzioni giornalistiche disse «O passa all’unanimità o lo ritiro». (Corriere della Sera)

Dopo 92 anni spesi al servizio del Paese, dell'idea liberale e della sua famiglia, questa notte è scomparso Alfredo Biondi". Storico leader del Partito liberale e poi tra gli esponenti di punta di Forza Italia. (Rai News)

Biondi era anche un appassionato tifoso del Genoa: nel 2010 raccontò in un’intervista a Pianetagenoa1893.net i suoi duelli calcistici in Parlamento con Massimo D’Alema (CLICCA PER LEGGERE) che è tifoso della Roma. (Pianetagenoa1893.net)

Tornò a Montecitorio nel 1979, riconfermato ininterrottamente dall'ottava alla quattordicesima legislatura, a partire dal 1994 con Forza Italia, movimento nel quale era approdato nella transizione dalla prima alla seconda Repubblica. (La Stampa)

Nato il 29 giugno 1928 a Pisa, era confluito nella neo nata formazione di Forza Italia nei primi anni ’90. Nel corso del suo mandato come ministro della Giustizia fu protagonista del decreto legge che prese il suo nome. (Inews24)