Lavoro, Istat: a ottobre + 35mila occupati

Adnkronos ECONOMIA

A ottobre, rispetto al mese precedente, è cresciuto di 35mila unità il numero degli occupati (+0,2%) con un tasso di occupazione in aumento di 0,1 punti al 58,6%.

Lo comunica l’Istat sottolineando anche un aumento di 51 mila unità (+2,2%) del numero di persone in cerca di lavoro.

La crescita su base tendenziale riguarda soprattutto gli uomini

(Adnkronos)

La notizia riportata su altri media

Stesso andamento per la disoccupazione con un calo su base annua di appena 22mila unità per la componente femminile e di 117mila per quella maschile. I dati di ottobre confermano altri trend emersi in questi ormai quasi due anni di pandemia. (Avvenire.it)

La componente femminile, invece, è rimasta sostanzialmente stabile. A ottobre infatti il tasso di disoccupazione nell'area dell'euro è calato al 7,3%, rispetto al 7,4% di settembre 2021 e all'8,4% di ottobre 2020. (TIMgate)

«Nel mese di ottobre - ha spiegato l’Istat - prosegue la crescita dell’occupazione osservata a settembre, con un aumento in due mesi di oltre 140 mila occupati; rispetto a gennaio 2021. L’incremento supera i 600 mila occupati ed è dovuto esclusivamente alla ripresa del lavoro dipendente» (Corriere della Sera)

A crescere, infatti, sono le persone in cerca di lavoro, mentre calano gli inattivi. Dalle rilevazione Istat, quindi, emerge come il dato sia legato al calo degli inattivi: sono 79mila in meno rispetto a settembre e 425mila in meno su ottobre 2020. (La Stampa)

A ottobre l'occupazione cresce di 35mila unità nel complesso su settembre ma l'aumento riguarda solo gli uomini (+36mila). In pratica il tasso di disoccupazione su base tendenziale è diminuito di 0,9 punti per gli uomini e di 0,3 punti per le donne (rpt 0,9 punti per gli uomini e di 0,3 punti per le donne) (Il Messaggero)

La variazione mensile dell’occupazione femminile rilevata dall’Istat è zero, il tasso corrispondente non arriva neanche al 50%, inferiore di quasi 20 punti a quello maschile. rentacinquemila occupati in più a ottobre, ma sono tutti uomini. (La Repubblica)