Com’è triste la Rai soltanto un anno e mezzo dopo

il manifesto INTERNO

Il declino della Rai sta assumendo tinte mostruose e grottesche, nello stesso tempo. Il grottesco, per affrontare il tema apparentemente secondario, è il disinteresse mostrato dai vertici sulla mancanza di approvazione definitiva del Contratto di servizio, pur siglato nella seduta dello scorso 18 gennaio dal consiglio di amministrazione e dal governo un paio di mesi dopo, e ora all’esame della Corte dei conti. (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Né che i direttori si sarebbero dati così tanto da fare per sabo… ROMA — All’indomani dello sciopero che ha spaccato le redazioni dei telegiornali Rai, a Saxa Rubra non si parla d’altro. (la Repubblica)

Lo spiega Corrado Augias, giornalista e scrittore, che ha lasciato la Rai dopo 60 anni, in un'intervista ad Annalisa Cuzzocrea sulla Stampa. Sono arrivati per imporre una visione del mondo". (L'HuffPost)

Un terremoto mai visto prima nei corridoi di Saxa Rubra. Gli organizzatori hanno detto di aver avuto un’adesione del 75%: anche se fosse vero, significa che loro stessi stanno certificando di non avere più il controllo del 25% dei giornalisti della televisione pubblica nazionale. (StrettoWeb)

Roma, 7 mag – Basterebbe ragionare un minimo: ma che sistema opprimente è uno in cui tutta la stampa rimbalza in modo praticamente unanime uno stesso e identico messaggio? Non ci vuole neanche un genio per capirlo, sarebbe sufficiente semplicemente fare le dovute addizioni e unire i puntini. (Il Primato Nazionale)

“Grazie al supporto dell’equipe del Prof. A raccontare la sua storia il Policlinico Umberto I. (Frosinone News)

"Era stato lanciato questo poderoso sciopero da parte dell'ex sindacato unico della Rai, il Soviet di Usigrai. Uno sciopero surreale contro l'occupazione politica della Rai, come se nei 50 anni precedenti fossero andati in onda dalla Svizzera". (Liberoquotidiano.it)