CANAVESE - Rifiutano di vaccinarsi: in 95 sospesi dall'Ordine dei Medici di Torino

QC QuotidianoCanavese INTERNO

Si rifiutano di fare il vaccino anti Covid e l'Ordine li sospende.

Tutti i legali intervenuti hanno confermato la validità dell’orientamento fino ad ora adottato dall’Ordine nei confronti dei propri iscritti.

Succede nella nostra Regione dove il Consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici di Torino ha ratificato ieri sera la sospensione dei primi 95 iscritti per l’inosservanza dell’obbligo vaccinale prevista dalla legge per il personale sanitario: 71 fanno parte dell’Albo dei Medici, 12 dell’Albo degli Odontoiatri, 12 sono appartenenti ad entrambi gli albi. (QC QuotidianoCanavese)

Su altri giornali

Sono 95 i medici iscritti all’ordine dei medici di Torino che verranno sospesi per l’inosservanza dell’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari. Una seduta apposita del Consiglio Direttivo dell’Ordine si è resa necessaria per valutare le implicazioni deontologiche della violazione dell’obbligo vaccinale (Quotidiano Piemontese)

Secondo i pareri la sospensione prevista dalla legge ha quindi finalità cautelare e non disciplinare, e ha l'unico scopo di prevenire la diffusione del contagio e di proteggere i pazienti. L'Ordine in ogni caso intende intervenire anche con provvedimenti specifici nei confronti dei medici No Vax segnalati in questi giorni. (La Repubblica)

L’Ordine precisa che si tratta di un "doveroso provvedimento di sospensione", che "ha finalità cautelare e non disciplinare, avendo l'unico scopo di prevenire la diffusione del contagio e di proteggere i pazienti". (Sky Tg24 )

L’Ordine di Torino, però, ha convocato una seduta di Consiglio direttivo per valutare se e quali implicanze deontologiche comporti la violazione dell’obbligo vaccinale da parte dei propri iscritti, destinatari dell’accertamento dell’Asl. (Corriere della Sera)

Sanitari No Vax: dopo i datori di lavoro, tocca agli Ordini professionali prendere provvedimenti. Tutti i legali intervenuti hanno confermato la validità dell’orientamento fino ad ora adottato dall’Ordine nei confronti dei propri iscritti. (La Stampa)