"La mia rabbia per l'Italia incapace di nutrirsi di uno come Paolo Isotta"

La mia rabbia – conclude – è che l’Italia e la sua cultura ipocrita e incipriata non siano state in grado di capire e di nutrirsi di uno come lui, non riuscivano e sapevano sopportarlo

Controverso e tranchant, Isotta divideva per le sue idee e prese di posizione e sono stati in molti a definirlo “anticonformista”, ma non Buttafuoco.

“Isotta è senza alcun dubbio il capitolo più clamoroso della vita culturale di questa Italia”, ha scritto e ribadisce a voce all’HuffPost Pietrangelo Buttafuoco (L'HuffPost)

Su altri media

I nostri fratelli e i loro sentimenti in musica e poesia (Marsilio, 2017, finalista Premio Viareggio-Rèpaci 2017), La dotta lira. Figlio di un avvocato civilista, aveva studiato presso il liceo classico Umberto I di Napoli, per poi iscriversi alle facoltà di Giurisprudenza e di Lettere dell’Università Federico II. (Connessi all'Opera)

La notizia della sua morte ha suscitato grande dolore in quanti lo conoscevano e apprezzavano la sua arte. Un intellettuale di grandissimo livello, uno dei maggiori esperti italiani della musica classica e un protagonista nel mondo della cultura (NapoliToday)

È scomparso questa mattina Paolo Isotta, noto critico musicale che ha goduto di grande fama nell’arco di tutta la sua carriera. Laureatosi all’Università Federico II di Napoli, nel 1974 entra di merito a Il Giornale, sotto l’ala di Indro Montanelli, in qualità di critico musicale. (Thesocialpost.it)

Milano, 14 feb. (LaPresse) – E’ morto questa mattina, nella sua abitazione di Fiesole, Enrico Greppi, in arte Erriquez, volto e anima della Bandabardò. (LaPresse)

Articolo che gli costa il divieto di entrare al Teatro alla Scala dopo che l'allora sovrintendente Stéphane Lissner lo dichiara "persona non gradita" Aveva diretto le collane Musica e Storia per Mondadori e La Musica per Rusconi. (La Repubblica)

nota: ringraziamo per la foto – a cui Paolo Isotta era particolarmente legato – la casa editrice Marsilio Grande esperto di lirica, a lungo temuta “firma” del Corriere della Sera, e autore di numerosi saggi. (Il Libraio)