Londra, occupata l'ambasciata birmana

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RSI.ch Informazione ESTERI

L'ha reso noto nella notte l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici, basata in Thailandia

Mercoledì sono state uccise altre 12 persone.

Intanto continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime della violenta repressione delle proteste.

I morti dall'inizio della rivolta ormai sono quasi 600 e oltre 2'800 le persone incarcerate.

La sede diplomatica del Myanmar a Londra è stata occupata dai soldati birmani. (RSI.ch Informazione)

Ne parlano anche altre testate

Le azioni dei militari hanno provocato proteste diffuse, alle quali i soldati hanno risposto con una repressione violenta. Birmania, la giunta militare ha comunicato che lo stato di emergenza di un anno imposto in Myanmar dopo il colpo di stato di febbraio potrebbe essere esteso di sei mesi o più. (ilmattino.it)

Il rappresentante diplomatico ha denunciato l’occupazione della sede da parte del personale leale alla giunta responsabile del golpe nel Paese asiatico. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Appena le persone hanno reagito con fucili da caccia, coltelli e bombe incendiare sono intervenuti. Advertising. marcodimaio : Il bilancio delle vittime in #Myanmar purtroppo non si ferma, raggiunta quota 600. (Zazoom Blog)

Il servizio di Giorgia Bresciani E il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, denuncia le “intimidazioni” della giunta birmana, il giorno dopo l’occupazione dell’ambasciata del Myanmar a Londra con l’estromissione dello stesso ambasciatore, Kyaw Zwar Minn, che si era schierato contro il golpe, esortando la giunta a rilasciare la leader Aung San Suu Kyi. (InBlu Radio)

L’ambasciatore del Myanmar in Gran Bretagna, dichiarato oppositore della giunta nel suo Paese, è stato chiuso dalla sua ambasciata a Londra. Ha chiesto il rilascio del fragile Primo Ministro Aung San Suu Kyi. (Calcio .video)

Il viceministro ha poi ribadito le accuse di "bullismo" rivolte alla giunta militare birmana per il trattamento inflitto all'ormai ex ambasciatore e ha rinnovato la denuncia del "colpo di Stato" in Myanmar e delle repressioni che ne sono seguite, oltre all'appello "a un rapido ripristino della democrazia" Lo ha detto oggi Nigel Adams, viceministro degli Esteri britannico delegato all'Asia, dopo aver ricevuto lo stesso ex ambasciatore al Foreign Office, formalizzando di fatto il via libera alla concessione dell'asilo all'alto funzionario birmano già preannunciata dalla reazione indignata del governo di Boris Johnson di fronte all'accaduto. (La Gazzetta del Mezzogiorno)