Tutti gli investimenti sull auto elettrica che l Europa deve fare se vuole tagliare le emissioni

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Wired Italia ECONOMIA

Ma lo sforzo per la costruzione delle colonnine di ricarica non riguarda soltanto l’Europa.

Entro il 2030, comunque, il limite di emissioni di Co2 previsto per i costruttori auto, oggi fissato a 130 grammi/chilometro, dovrà essere tagliato del 37,5%.

I dati sono stati calcolati sulla base del raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Unione europea, che punta a raggiungere il traguardo delle emissioni zero entro il 2050.

Al primo posto la Germania, che dovrà garantire poco più di 700mila entro il 2030, mentre oggi la quota è di circa 15 / 20mila colonnine. (Wired Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Centinaia di migliaia posti di lavoro nella sola Germania sarebbero a rischio, con conseguenze sociali e politiche ancora tutte da definire. Il passaggio dai motori a combustione all’elettrico è sostenuto in primis da regolamenti sempre più severi dell’Unione Europea sulle emissioni. (Forbes Italia)

Frattanto, l’Europa e gli USA sono ancora molto più indietro della Cina quanto a infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. Nel 2019, la quota di mercato dei veicoli elettrici in Cina, il più grande mercato automobilistico mondiale, è quindi passata dal 4,5% al 4,7% del totale. (Qualenergia.it)

Mobilità a batteria che almeno in questa prima fase, se da un lato non si può definire ancora pronta vista la mancanza di adeguate infrastrutture e visto la non ancora perfetta intercambiabilità di queste vetture con le comuni auto con motore endotermico , dall’altro può ritenersi particolarmente avvantaggiata rispetto alle cugine alimentate a combustibili fossili visto i numerosi incentivi all’acquisto, la minore tassazione, le agevolazioni sul bollo, superbollo, posteggi e accessi alle aree Ztl e così via discorrendo. (Automobilismo.it)

Il quesito corretto è invece il seguente: “le vetture elettriche inquinano nel loro ciclo di vita più delle Diesel e delle auto endotermiche”? Se infine utilizzassimo totalmente elettricità prodotta da fonti rinnovabili per muovere la nostra auto elettrica anziché fonti inquinanti come le centrali a carbone sicuramente il divario crescerebbe ulteriormente. (Info Motori)

Dal 2020, in particolare, aumenterà il numero di auto elettriche in circolazione e dal 2021 scatterà il nuovo limite di emissioni di CO2 fissate dalla Ue. I maggiori punti di ricarica, secondo i dati di Transport & Environment, saranno concentrati in Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna e Italia. (InvestireOggi.it)