Greta “persona dell’anno”, la dittatura della banalità

Se uno storico del futuro parlasse di noi e di Greta, parlerebbe probabilmente dell’Occidente nell’ora del suo fatidico tramonto o declino.

Già Socrate, il padre della cultura che ci ha fatto grandi, diceva, agli albori della nostra civiltà, che “una vita senza sapere non è degna di esser vissuta”.

Greta per me è molto di più di quello che è, come persona e come simbolo.

Quando le agenzie hanno battuto la notizia non mi sono stupito: Greta Thunberg è per il settimanale americano Time, uno di quelli che un tempo era citato sempre accompagnato dall’aggettivo “prestigioso”, la “persona dell’anno”, la più giovane di sempre. (Nicola Porro)

Su altre fonti

Greta Thunberg è “Persona dell’Anno” di Time 2019. E’ lei la persona che, secondo la rivista Time, più d’ogni altro ha determinato l’anno che sta per concludersi. (CasertaWeb)

(KIKA) - Il Time incorona Greta Thunberg nelle vesti di Persona dell’anno 2019. Tra i candidati per il titolo di Persona dell’anno 2019 la premier neozelandese Jacinda Ardern, il presidente cinese Xi Jinping, l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani, Mark Zuckerberg e il capitano della nazionale americana di calcio femminile Megan Rapinoe. (Kikapress)

Ad intervento concluso, con i ragazzi di FfF ha cantato, in inglese, Bella Ciao. Migliaia le persone che hanno preso parte alla manifestazione. (La Stampa)

Rilassati Greta, Rilassati!”. Greta dovrebbe lavorare sul suo problema di gestione della rabbia, poi andare a vedere un buon vecchio film con un amico! (CiSiamo.info)

Ma il fenomeno mondiale prodotto da Greta Thunberg è il frutto di una scelta personale, dura, ostinata. La sua assenza a scuola dura fino al 9 settembre, giorno delle elezioni politiche, con la richiesta al governo di adottare serie misure contro il global warming e le emissioni di anidride carbonica. (Il Sole 24 ORE)

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