Coronavirus, pipistrello o pangolino? Svelata finalmente l’origine genetica di Sars Cov 2

Una informazione cruciale per i ricercatori conoscere l’origine del coronavirus che ha provocato oltre 6 milioni di contagiati e oltre 372mila morti nel mondo.

I coronavirus tipici dei pangolini, invece, nonostante siano molto diversi da Sars Cov 2, contengono la parte della proteina spike necessaria per legarsi alla membrana cellulare umana e che è importante per infettare l’uomo.

“Le sequenze del coronavirus raccolte dai pangolini di cui discutiamo nel nostro studio erano state già esaminate, tuttavia, la comunità scientifica era ancora divisa sul fatto che avessero avuto un ruolo nell’evoluzione di Sars Cov 2“, ha detto Giorgi. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nel caso di Sars-CoV-2, la “chiave” è la proteina spike che si trova sulla superficie del virus e che i coronavirus usano per legarsi alle cellule e infettarle. I coronavirus tipici dei pangolini, invece, nonostante siano molto diversi da Sars-CoV-2, contengono la parte della proteina spike necessaria per legarsi alla membrana cellulare umana e che è importante per infettare l’uomo. (Virgilio Notizie)

E’ come se il virus avesse riorganizzato la chiave che gli consente di sbloccare la porta di una cellula ospite, in questo caso una cellula umana. I ricercatori riferiscono che questo salto da una specie all’altra è stato il risultato della capacità del virus di legarsi alle cellule ospiti attraverso alterazioni del suo materiale genetico. (Giornale di Sicilia)