Matilde Gioli: “A 16 anni ho rischiato la paralisi. Mio padre non esiste più ma non lo accetto, lo…

Ogni altro privilegio che pure mi riguarda, da un hotel di lusso ad un contesto elegante, produce piaceri più effimeri, roba di poche ore.

Nel quotidiano tutto ciò non mi interessa affatto”, ha concluso l’attrice star di “Doc – Nelle tue mani”

Mio padre non esiste più: il verdetto è definitivo ma non lo accetto, faccio cose strane, lo chiamo al telefono, mi chiedo dove diavolo sia.

“Però ne parlo con gioia perché rischiavo la sedia a rotelle mentre ora sgambetto, con la sensazione di sfruttare risorse che non pensavo di possedere”. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«La mia famiglia e poi tre uomini incontrati sul lavoro ai quali sono molto legata: Diego Abatantuono, Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio, regista di Un posto sicuro (brevenews.)

Matilde Gioli è testimonial di una campagna sul congelamento degli ovociti per preservare la fertilità femminile Colleghi che lei definsice "angeli", "persone care che porto nel mio cuore", "generosi in tutto, nei consigli professionali, nelle attenzioni". (elle.com)

L'incidente - Matilde aveva 16 anni quando accadde un fatto che non avrebbe dimenticato facilmente. In pratica, stava accompagnando suo fratello al minibasket dove si svolgevano proprio i provini del film di Virzì “Il capitale umano”. (Tiscali.it)

Alcuni attori molto più esperti e autorevoli di me, riescono ad elaborare un personaggio attraverso una presa di coscienza particolare. «Per me che partivo dal nulla in termini di esperienza e consapevolezza, affidarsi completamente al regista è stata una necessità. (Corriere della Sera)

“Quell’incidente mi ha tolto tanto perché avevo 16 anni ed ero bloccata con addosso un busto di ferro, una lunga, anticipata quarantena. Matilde Gioli, l’incidente, il dolore per la morte del padre e la rinascita. (DiLei)