Il canone RAI potrebbe arrivare anche sugli smartphone

iPhone Italia ECONOMIA

L’amministratore delegato della RAI, Carlo Fuortes, ha proposto di estendere l’obbligo del canone RAI anche a smartphone e tablet.

Insomma, quella del canone sugli smartphone sarebbe a tutti gli effetti una tassa di possesso per chi ha acquistato uno dispositivo mobile.

Peccato che, già oggi, moltissimi possessori di apparecchi televisivi non guardano i programmi RAI preferendo altre piattaforme, soprattutto quelle con contenuti on-demand. (iPhone Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Fuortes ha detto ai parlamentari della Commissione che il calo dei ricavi della RAI fra il 2008 e il 2020 è stato di 700 milioni di euro, pari a un -22% La pubblicità porta il 21% dei ricavi, pari a circa 501 milioni nel 2020. (DDay.it - Digital Day)

Sono molti infatti coloro che guardano la Rai attraverso il proprio personal computer o smartphone/tablet, pur non avendo una televisione, e aggirando così il canone. Simile il pensiero del capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione cultura alla Camera, Federico Mollicone. (Computer Magazine)

Rincaro del canone Rai: la proposta allo Stato. La volontà dell’amministratore delegato di Viale Mazzini è quella di vedere approvato il riconoscimento integrale del gettito del canone, eliminando le trattenute effettuate dallo Stato con le quali viene finanziato il fondo per il pluralismo. (Notizie.it )

Già, perché con una quota del canone RAI, pari a 90 euro all’anno, si finanzia anche l’editoria privata. In totale, la quota del canone RAI ammonta a 90 euro all’anno ed è addebitata ogni due mesi con la bolletta dell’elettricità. (InvestireOggi.it)

In una recentissima audizione in commissione di Vigilanza Rai, l’amministratore delegato Carlo Fuortes ha parlato dei gravi problemi derivanti dalla costante perdita delle entrate. È chiaro a tutti che su questo fronte ci sarà evidentemente un forte scontro in Vigilanza Rai con chi ha posizioni dure e nette come la Lega e altri partiti (TuttoAndroid.net)