Russia, il solito 9 maggio tinto di rosso: tra minacce e vittimismo

Il Primato Nazionale ESTERI

Roma, 9 mag – “Vi ricordate? I Nazisti lì abbiamo sconfitti noi!“. Ogni 9 maggio in Russia è più o meno questo il messaggio che il Cremlino cerca di mandare al mondo, con l’imponente parata sulla Piazza Rossa riagghindata ai fasti sovietici. Ma nelle tinte rosse di un appuntamento ormai importante solo per i Russi – e i compagnissimi nostrani – c’è sempre lo stesso mix di vittimismo e minacce. Il solito 9 maggio folcloristico “Non permetteremo a nessuno di minacciarci“. (Il Primato Nazionale)

Su altre fonti

Quasi a ricordare la parata che si tenne nel novembre del 1941 (allora si celebrava la rivoluzione leninista) davanti a Stalin, con le truppe che proseguirono poi direttamente verso il fronte, attestato alle porte di Mosca. (Corriere della Sera)

CRONACA (Roma). Circa 200 persone originarie dei Paesi che facevano parte dell'Unione sovietica, insieme a decine di italiani, hanno manifestato a P. Esquilino a Roma per ricordare i caduti durante la seconda guerra mondiale, in occasione della giornata della vittoria che cade il 9 maggio. (Alanews)

A Mosca, la celebrazione si apre con una parata sulla Piazza Rossa e l'ispezione del presidente russo Vladimir Putin in qualità di comandante in capo per la 21esima volta. Putin, spiega Sky News, si è rivolto al corteo cercando di esaltare le capacità militari del Paese in un discorso rivolto tanto al pubblico straniero quanto a quello nazionale. (Tiscali Notizie)

Un po' pochino rispetto ai vanti muscolari che Putin non smette mai di ripetere e agitare. In sostanza, anche quest'anno c'era un solo carro armato solitario dell'era sovietica che attraversava lento la Piazza Rossa (ilmessaggero.it)