"Lei non sa chi sono io...". Spunta un altro ipotetico furto di Fassino

ilGiornale.it ECONOMIA

Di giorno in giorno emergono nuovi dettagli sull'accusa di furto che pende ora su Piero Fassino, derivante da una denuncia sporta dall'amministrazione di uno dei duty free dell'aeroporto di Roma Fiumicino. Gli uomini della Polaria, come riferisce il Corriere della sera, starebbero verificando almeno un altro episodio, simile a quello che si è verificato lo scorso 15 aprile. Anche in quel caso, pare che l'onorevole abbia prediletto fragranze femminili, dell'ultimo si anche la marca del profumo, il noto "Chance" di Chanel dal valore di oltre 100 euro. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri media

I dipendenti dell'esercizio commerciale sentiti come testimoni dagli agenti della Polaria avrebbero infatti raccontato come già in passato l'ex sindaco di Torino sia stato riconosciuto come autore di un furto al Terminal 1 dello scalo. (L'Unione Sarda.it)

La Nota del Direttore Massacrare un galantuomo come Piero Fassino per un presunto furto di un profumo da 100 euro. Una vergogna! Se non fossimo stati alla vigilia di una tornata elettorale nessuno avrebbe parlato della vicenda. (Approdo Calabria)

Il deputato Piero Fassino è “recidivo” sul profumo? Il suo avvocato Fulvio Gianaria ha smentito che l’ex sindaco di Torino fosse già «cascato» nei controlli del duty free 15 dell’aeroporto di Fiumicino al Terminal 1. (Open)

Antonio Castro 29 aprile 2024 (Liberoquotidiano.it)

Fassino si è giustificato dicendo che aveva solo appoggiato il profumo in tasca e non aveva intenzioni losche: “Volevo comprarlo per mia moglie. (Liberoquotidiano.it)

No, non era la prima volta. Siamo ancora al principio dell’indagine ma la posizione di Piero Fassino si complica. Gli agenti della polizia aeroportuale (Polaria) che verificano il taccheggio avvenuto il 15 aprile scorso nel duty free del Terminal 1 — il deputato dem sarebbe uscito dall’area casse senza pagare una graziosa boccetta di Chance, essenza di Chanel da 130 euro — sono convinti che i dipendenti dello spaccio aeroportuale possano raccontare molto. (Corriere Roma)