The Virginia Raggi Show: il diario social del marito che punta alla rielezione

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Intanto, cronache di vita vissuta scandiscono il conto il rovescia e, puntuali come l’apertura della finestrella di un calendario dell’Avvento, si propongono come il più mieloso dei cioccolatini

31 Giorni di passione, forza e tenacia che racconteranno la volata finale per la sua rielezione.

Se l’idea sarà stata utile per convincere l’elettorato ad affidarle il secondo mandato si saprà domenica 3 ottobre. (Today.it)

Ne parlano anche altre fonti

Quanto alle contestazioni di piazza, Gualtieri ne ridimensiona la portata: «Era solo un piccolo gruppo di persone di Potere al popolo e dei Cobas. Altro argomento delicato, la vicenda Alitalia: «Caro Gualtieri, sei tu che da ministro dell’Economia hai firmato il decreto di costituzione di Ita. (Corriere della Sera)

Con Calenda e Michetti il primo riceverebbe il 56% dei voti a fronte del 44% del secondo, 11% gli indecisi. Secondo il sondaggio i romani indecisi che non saprebbero a quale candidato dare il proprio voto sono il 19%. (Fanpage.it)

Carlo Tecce invece fa i conti in tasca ad Azione, creatura di Carlo Calenda ma soprattutto partito dei benestanti. Solo che dal risultato delle elezioni a sindaco di Roma dipendono i giochi di potere all’interno della coalizione che potrebbe presto arrivare al governo. (L'Espresso)

Decisamente meno ieri in tv, ad Agorà, quando a precisa domanda ("Se la Raggi non ce la dovesse fare al primo turno, al ballottaggio sosterreste Gualtieri?") L'entusiasmo è scarso o, nel migliore dei casi, a giorni alterni. (Repubblica Roma)

Zingaretti, due assessore, una sindaca. Nicola Zingaretti con Roberta Lombardi e Valentina Corrado (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica). Anche perché c’è un ulteriore particolare. Nella giunta regionale di Nicola Zingaretti ci sono due assessore del Movimento Cinque Stelle, Valentina Corrado e Roberta Lombardi. (AlessioPorcu.it)

Per la tacita disperazione del suo apparato comunicativo (guidato da Francesco Kamel), infatti, Michetti non polemizza, non replica, non dice. L’opposto del tribuno radiofonico (della locale Radio Radio), estremista e fascistoide che ci si sarebbe immaginati: uno come lui, il Duce l’avrebbe definito semmai «travettista dicasteriale». (L'Espresso)