Ma Xi non affonda il colpo. La sfida è alla storia

ilGiornale.it ESTERI

Ma uno scontro militare con gli Usa non è, nonostante lo sforzo profuso da Xi Jinping per ammodernare le proprie forze armate, la strada più agevole.

Dunque al posto della strada delle armi Xi Jinping potrebbe scegliere la strada del consenso più o meno imposto

Nei disegni di Xi Jinping quel terzo mandato è indispensabile per passare alla storia come un leader del rango di Mao Tsetung e soddisfare la sfrenata ambizione che, sempre nel Congresso del 2018, lo spinse a pretendere l'inserimento in Costituzione del proprio pensiero. (ilGiornale.it)

Su altri media

Bisogna necessariamente risalire alla Seconda Guerra Mondiale nella quale la Cina, alleata degli Stati Uniti, conduceva una guerra di difesa nei confronti del Giappone. È difficile fare previsioni per il futuro, ma una cosa è certa gli USA non abbandoneranno Formosa e di converso la Cina comunista deve tener conto di tutto questo prima di ogni azione (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Da quel momento le due realtà rivendicano il ruolo di legittimi governatori della Cina intera (anche se negli ultimi anni Taiwan ha intrapreso una direzione diversa, più focalizzata sulla propria autonomia). (Vanity Fair Italia)

Mentre l’esercito Popolare di Liberazione cinese continua il suo minaccioso show attorno a Taiwan, lanciando missili fin nelle acque territoriali del Giappone che hanno causato non soltanto le indignate proteste dei nipponici ma dell’intera comunità internazionale (con l’eccezione, più che scontata, della Russia dell’amico Putin) , Xi Jinping, il potentissimo leader cinese, il “nuovo Mao”, come è stato spesso definito, deve vedersela con una nuova “spina nel fianco”, che rischia di diventare assai dolorosa, specie di fronte all’approssimarsi della data del nuovo Congresso del PCC, che vedrà – comunque, si può starne certi – la sua riconferma per un terzo, inedito mandato alla guida del Paese nei prossimi cinque anni (L'HuffPost)

L’isola, dal 1949, termine della guerra civile cinese, si considera di fatto separata dalla Cina continentale. Ansa. Ragioni politiche, storiche e culturali spingono Pechino a continuare a considerare Taiwan come parte della Repubblica Popolare Cinese. (Sky Tg24 )

Nel 2021, le aziende di Taiwan hanno ricevuto $ 200,1 miliardi di ordini di esportazione dagli Stati Uniti, secondo il Servizio di ricerca del Congresso degli Stati Uniti In tutto, Taiwan ha esportato 188,91 miliardi di dollari in beni verso la Cina continentale e Hong Kong nel 2021. (Money.it)

Anche perché, secondo alcune stime, il Mar Cinese Meridionale ospiterebbe qualcosa come circa 10miliardi di barili di petrolio e 25mila miliardi di metri cubi di gas. Certo, il Dragone potrebbe comunque avventurarsi nelle profondità del Mar Cinese Meridionale, ma eliminando il problema Taiwan le operazioni diventerebbero ancora più semplici. (InsideOver)