Storica sentenza in Brasile: «Le terre degli indigeni non si toccano»

Corriere del Ticino ESTERI

Il risultato? Un 9-2 dei giudici della Corte a favore degli indigeni. Corte che ha polverizzato la teoria con il verdetto: «Le aree occupate dagli indigeni e le aree riconducibili ai loro ascendenti e alle loro tradizioni devono godere di protezione costituzionale, anche se non sono delimitate», ha affermato il giudice Luiz Fux. Un dettaglio? I due giudici a favore di Santa Catarina erano stati nominati dall'ex presidente Jair Bolsonaro, deciso a contrastare i reclami degli indios e a spingere per una loro assimilazione. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Gli attivisti parlavano del "trucco del limite del tempo". (Fanpage.it)

I giudici della Corte Suprema del Brasile hanno sancito, con un punteggio finale di 9 a 2, l’incostituzionalità del “Marco temporal”, il quadro temporale, in base al quale i popoli indigeni avrebbero diritto solo alle terre già occupate prima del 5 ottobre 1988, giorno dell’entrata in vigore della Costituzione federale. (Oggi Treviso)

La bocciatura è una vittoria storica per i popoli indigeni del Brasile e una conferma dei diritti indigeni garantiti dalla Costituzione Federale»: lo annuncia Survival International, organizzazione che da anni si batte per i diritti dei popoli indigeni. (Terra Nuova)

Centinaia di manifestanti indigeni, molti dei quali indossavano i tradizionali, sgargianti, copricapi di piume, si sono radunati a Brasilia per festeggiare una storica vittoria legale. I popoli Xokleng, Guarani e Kaingang della riserva indigena Ibirama-Laklano, nel sud del Brasile avevano infatti intentato una causa per ristabilire i loro diritti sulle terre ancestrali dei nativi. (Euronews Italiano)

La storica sentenza rappresenta una sonora sconfitta per la potente lobby agricola, appoggiata dall’ex presidente di destra Jair Bolsonaro. (RSI.ch Informazione)

Infatti, la Corte Suprema brasiliana ha dichiarato l’incostituzionalità del “Marco temporal“(o “Limite temporale”), secondo cui le popolazioni native che non avessero dimostrato di abitare fisicamente le loro terre prima del 5 ottobre 1988 – data in cui venne promulgata la Costituzione brasiliana – avrebbero perso il diritto alla demarcazione ufficiale e alla protezione delle loro terre ancestrali. (L'INDIPENDENTE)