Le luci e le ombre del caso Peng Shuai

Rolling Stone Italia SPORT

L’inaspettata pressione internazionale sul caso di Peng paventa dunque il rischio di danneggiare un evento internazionale su cui Pechino sta puntando molto.

Ciò che però ci insegna la triste scomparsa e riapparizione di Peng Shuai è un aspetto di particolare vulnerabilità del sistema cinese.

Nei giorni che sono seguiti non si è più avuto notizia di Peng Shuai.

Il caso di Peng Shuai, tennista cinese di fama internazionale, ha scosso il mondo dello sport e continua a produrre domande. (Rolling Stone Italia)

Su altre testate

ilenziate, ostacolate, arrestate. Spesso, sparite. (La Repubblica)

Ma l’Occidente si divide: le multinazionali che sponsorizzano le Olimpiadi, da Airbnb alla Coca Cola, finora non commentano il caso Peng. Il fenomeno degli influencer nei social media viene preso di mira dalle autorità in quanto rappresenta «un’estetica anormale, contraria ai valori fondamentali della società cinese». (Corriere della Sera)

I responsabili del circuito WTA si preoccupano del modo in cui il caso di Shuai Peng viene gestito. Parlando al quotidiano spagnolo ‘Marca’, la WTA ritiene che la giocatrice cinese sia stata costretta a comportarsi diversamente da come vorrebbe comportarsi. (LiveTennis.it)

C’è una presenza assolutamente illogica. Ma a presenziare alla chiamata, secondo quanto ha rivelato al New York Times un funzionario olimpico, c'era anche un "amico" di Peng Shuai che l'ha aiutata con il suo inglese. (Fanpage)

Così il governo di Pechino ha definito la storia della tennista cinese Peng Shuai, la cui sorte sta tenendo in ansia il mondo dello sport ma non solo. Una vicenda «montata ad arte». (Open)

Cina, il vicepremier scacchista che non rideva mai: ecco l'uomo accusato dello stupro di Peng Shuai dal nostro corrispondente Gianluca Modolo. Zhang Gaoli, a destra, con il presidente del Cio, Thomas Bach. (La Repubblica)