Arnaldi saluta gli Internazionali d'Italia: Jarry batte Matteo in due set

Tuttosport SPORT

Si interrompe al secondo turno l'avventura di Matteo Arnaldi agli Internazionali BNL d'Italia. Il 23enne sanremese, numero 37 del ranking Atp e fresco di successo con il lucky loser Mayot all'esordio, si è arreso infatti al cileno Nicolás Jarry . La ventiquattresima forza del circuito mondiale e ventunesimo favorito del tabellone del torneo in corso di svolgimento sulla terra rossa del Foro Italico a Roma si è imposto con il punteggio di 6-2, 7-6(6) e, ai sedicesimi di finale, se la vedrà con il vincente della sfida tra il cinese Shang 'Jerry' Juncheng e l'altro azzurro in gara, Stefano Napolitano (Tuttosport)

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Terzo ko in altrettanti confronti per Arnaldi con Nicolas Jarry. Il cileno chiude in due set dopo due ore di gioco, ma non mancano i rimpianti per l'azzurro che nel secondo parziale ha avuto sette set point (di cui quattro nel tiebreak da 6-2) per trascinare il match al terzo set. (Sky Sport)

Prima l’avvio complicato, poi la rimonta che poteva partire sul finale del secondo set. Matteo Arnaldi è costretto ad arrendersi a Nicolas Jarry dopo due ore di grande lotta (TennisItaliano.it)

Purtroppo anche Matteo Arnaldi deve salutare anticipatamente il Foro Italico, cedendo al secondo turno contro il cileno Nicolas Jarry, numero 24 del mondo, in due set con il punteggio di 6-2 7-6 dopo due ore e sette minuti di gioco. (OA Sport)

Dopo un brutto primo set, Matteo Arnaldi prova a rimettere in piedi il match nel secondo set, portando al tie-break il suo avversario Nicolas Jarry: l'azzurro deve cedere dopo 14 punti totali, è il cileno ad accedere al terzo turno (La Gazzetta dello Sport)

L’Azzurro ha tessuto una partita di carattere contro il numero 21 al mondo al Grand Stand Arena, solido e concentrato. Foto Sposito – internazionalibnlditalia.com (Il Faro online)

Parliamo di un concept sonoro giocato su linee trasversali e territori impervi: una forma libera con schemi asimmetrici, suoni abrasivi ed alterazioni accordali, per quanto i cinque sodali non perdano mai il controllo alfanumerico della macchina del jazz. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)