L'ultima tempesta solare avvertita anche sul fondo dell'oceano

La tempesta solare che ha investito la Terra la settimana scorsa, concentrata prevalentemente nella giornata dell’11 maggio, è stata avvertita anche nelle profondità dell’oceano: i sensori utilizzati da Ocean Networks Canada, una grande struttura di ricerca e osservazione oceanica dell’Università di Victoria, posti al largo delle coste canadesi fino a 2,7 chilometri di profondità, hanno infatti registrato una notevole distorsione del campo magnetico terrestre in corrispondenza dell’evento, producendo dati anomali. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altri media

L'enorme ammasso di macchie solari che ha scagliato energia e gas verso la Terra nella notte tra il 10 e l’11 maggio ruoterà di nuovo verso il nostro Pianeta tra circa due settimane (Sky Tg24 )

Picco solare. Le bussole magnetiche utilizzate da Ocean Networks Canada (ONC) per monitorare l'oceano al largo delle coste canadesi hanno registrato un'intensa distorsione nel campo magnetico terrestre mentre veniva colpito da un enorme flusso di particelle espulse dal Sole. (Focus)

Si tratta infatti di un fenomeno scientifico molto ben studiato, che coinvolge l’attività solare e le sue particelle cariche che si scontrano con il campo magnetico terrestre. (inItalia)

Le ultime tempeste solari sono state così intense da penetrare gli oceani

Dopo aver provocato sulla Terra la tempesta geomagnetica più forte mai registrata dal 2003, a causa della rotazione del Sole AR3664 si è allontanata e ha smesso di infierire sul nostro pianeta. (Astrospace.it)

Il gruppo di macchie solari responsabile dell'aurora del 10-11 maggio maggio tornerà ad essere visibile a fine mese. Purtroppo è difficilmente prevedibile se esso darà origine ad emissioni di particelle tali da generare nuove aurore sulla Terra (Geopop)

Seconda puntata dedicata all’evento aurorale/SAR del 10/11 maggio 2024 (vista anche in Italia) (Passione Astronomia)