Milano, violenze e torture nel carcere minorile Beccaria. 21 misure cautelari - MALPENSA24

malpensa24.it INTERNO

MILANO – La Polizia di Stato e il Nucleo Investigativo Regionale per la Lombardia della Polizia Penitenziaria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano, stanno eseguendo, dalle prime ore della mattina, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 13 agenti della Polizia Penitenziaria impiegati presso il carcere minorile Beccaria e la sospensione dall’esercizio di pubblici uffici di altri 8, con accuse a vario titolo per maltrattamenti in danno di minori, aggravati dalla minorata difesa e dall’abuso di potere, concorso nel reato di tortura, anche mediante omissione, lesioni in danno di minori, falso ideologico ed infine una tentata violenza sessuale ad opera di un agente nei confronti di un detenuto. (malpensa24.it)

Su altre testate

A cura di Giorgia Venturini Sono 13 gli agenti di polizia penitenziaria del carcere minorile "Beccaria" di Milano arrestati nella mattinata di oggi lunedì 22 aprile con l'accusa a vario titolo di essere responsabili di maltrattamenti e di abusi sessuali. (Fanpage.it)

Beccaria, don Rigoldi: "Ragazzi lamentavano violenze da tempo" Link Embed (Repubblica TV)

La realtà dipinta dall’ordinanza del gip Stefania Donadeo, che ha disposto l’arresto di 13 agenti della Polizia penitenziaria e la sospensione dal servizio di altri 8 per le torture inflitte ai detenuti del carcere minorile Beccaria di Milano, è quella di un "clima infernale lontano dalla premessa costituzionale della funzione rieducativa della pena". (IL GIORNO)

“Il Beccaria è stato abbandonato per anni e anni senza una direzione, per cui alla fine è chiaro che certe cose possono succedere. Possono ma non dovrebbero, per cui vediamo un po' cosa ne esce da queste indagini”. (Il Sole 24 ORE)

MILANO – Un’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dalla polizia nei confronti di 13 agenti della Polizia Penitenziaria, 12 dei quali tuttora in servizio presso l’Istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano, accusati a vario titolo di maltrattamenti, concorso in tortura, e una tentata violenza sessuale nei confronti di un detenuto. (Livesicilia.it)

– Per non lasciare segni delle violenze sui corpi dei giovani detenuti, gli agenti della polizia penitenziaria indagati utilizzavano anche sacchetti di sabbia per colpirli. In alcuni casi venivano ammanettati con le mani dietro la schiena per impedirgli di muoversi, sottoposti a pestaggi che avvenivano in un ufficio o in stanze che gli stessi ragazzi definivano "celle di isolamento". (IL GIORNO)