Per Confcommercio l'Italia riaprirà solo a ottobre e il danno sarà di 52 miliardi - ItaliaOggi.it

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Lo afferma il Codacons, che condivide il grido d`allarme lanciato da Confcommercio.

A causa dell'emergenza Coronavirus andranno in fumo oltre 50 miliardi di euro e il Pil subirà un calo del 3%.

E' quanto prevede l'Ufficio Studi Confcommercio ipotizzando una "riapertura" del Paese a inizio ottobre.

Secondo Confcommercio, si fa quindi più realistica l'ipotesi della riapertura del Paese solo all'inizio di ottobre, con una riduzione dei consumi di oltre 52 miliardi e un calo del Pil di circa il 3%, stime che incorporano anche gli aiuti stanziati con l'ultimo decreto. (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri giornali

"Con il protrarsi delle chiusure delle attività produttive e di quelle del terziario - come il commercio, il turismo, i servizi, i trasporti e le professioni - e con la prospettiva che questa situazione si prolunghi nel tempo, la situazione economica e il calo dei consumi sono destinati a peggiorare", dice una nota dell'associazione. (la Repubblica)

Queste richieste nascono per salvaguardare il tessuto sociale delle nostre città e la tutela dei dipendenti che rappresentano una gran fetta del territorio. Si è svolto oggi il primo tavolo di Confcommercio provinciale in collaborazione con tutte le categorie e le delegazioni del territorio al quale sono stati invitati i Sindaci di tutta la provincia. (SavonaNews.it)

Crescono solo, secondo le stime, i consumi alimentari, di bevande e di tabacchi, con 10,5 miliardi in più e una crescita del 4,2%. (Sky Tg24 )

In quest'ultima ipotesi - prosegue la nota - i settori che saranno più colpiti sono: alberghi e ristorazione (-23,4 mld di consumi nel 2020), trasporti e acquisto autoveicoli (-16,5 mld), cultura e tempo libero (-8,2 mld), abbigliamento (-6,6 mld). (Yahoo Finanza)

Con il protrarsi delle chiusure delle attivita' produttive e di quelle del terziario - come il commercio, il turismo, i servizi, i trasporti e le professioni - e con la prospettiva che questa situazione si prolunghi nel tempo, la situazione economica e il calo dei consumi sono destinati a peggiorare. (Gazzetta di Parma)

«In quest’ultima ipotesi — spiega l’associazione — i settori che saranno più colpiti sono: alberghi e ristorazione (-23,4 mld di consumi nel 2020, -21,6%), trasporti e acquisto autoveicoli (-16,5 mld con un -12,7%), cultura e tempo libero (-8,2 mld pari a un -10,8%), abbigliamento (-6,6 mld pari a un -11,3%). (Corriere della Sera)