David di Donatello, il costumista Sergio Ballo polemizza: 'Tirchi, potevate darci due statuette'

Tra applausi e ringraziamenti ai David di Donatello c'è stato anche il momento della polemica . A scatenarla, Sergio Ballo, costumista insieme a Daria Calvelli, per "Rapito", il film di Marco Bellocchio. A differenza degli altri premi, quello ai migliori costumi è stato assegnato su una scala. Una scelta che ha infastidito non poco il vincitore. Dopo aver esultato, Ballo ha gettato in terra il cappotto e poi ha preso la parola, andando ben oltre i 45 secondi concessi. (Repubblica TV)

Ne parlano anche altri giornali

Alberto Piccinini: Devo essere sincero, ho un ricordo confuso del momento in cui Sergio Ballo, il costumista di Bellocchio premiato per Rapito, ha fatto la pazza ai David l’altra sera. Un po’ perché li avevano messi sulla scala come Wanda Osiris – diceva lui – un po’ perché c’era una statuetta sola per due premiati, da pezzenti, un po’ perché il sionismo e l’antisemitismo eccetera. (Rolling Stone Italia)

Per lei si tratta del terzo trionfo dopo le vittorie nel 2010 con “Vincere” e nel 2015 con “Il giovane favoloso”. (Rietinvetrina)

E lo fa grazie alle cinque statuette per il film ’Rapito’ di Marco Bellocchio, il presidente della nostra Cineteca, che nella vicenda di un giovane ebreo di Bologna rapito dalla casa di famiglia dai soldati papali nel 1858, cui fece seguito il suo trasferimento a Roma sotto la custodia di papa Pio IX per esser allevato come cattolico, vide già dal 2020 la storia ideale per un film. (il Resto del Carlino)

Aleggia quel retropensiero radical chic che, al netto della celebrazione, nel passato è rimasto piantato su Fellini e, nel presente, nello snobismo ipocrita dello sfarzo. Rassegniamoci, i David di Donatello saranno i nostri premi cinematografici più prestigiosi, ma per la loro cerimonia di consegna dobbiamo fare i conti con una copia maldestra della notte degli Oscar. (Gazzetta del Sud)

Dopo due giorni dalla premiazione continuano le polemiche sui David di Donatello, per la gestione della cerimonia dei premi per le categorie cosiddette 'tecniche', ossia: scenografi, arredatori, costumisti, autori della fotografia, montatori, tecnici del suono, effetti visivi, truccatori e acconciatori. (la Repubblica)

– Non è piaciuto e in tanti si sono interrogati sul perché alla cerimonia di consegna dei David di Donatello 2024 le categorie di scenografi, arredatori, costumisti, autori della fotografia, montatori, tecnici del suono, effetti visivi, truccatori e acconciatori siano stati premiati in uno studio “separato”, dove, tra l’altro, gli applausi e il calore del pubblico presente non arrivava. (Agenzia askanews)